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Il live di Max Gazzè a Noto tra passione, vitalità e energia

Il concerto ha concluso la rassegna “Le scale della Musica”

18 Agosto 2024, 17:59

Il concerto ha concluso la rassegna “Le scale della Musica”, promossa dal sindaco di Noto Corrado Figura e organizzata da Puntoeacapo in collaborazione con GG Entertainment e Il Botteghino. Artista generoso cantastorie raffinato, compositore e bassista d’eccezione Max Gazzè ha regalato al pubblico siciliano due ore di musica. Sette come le note musicali sono i musicisti sul palco. Vibrafono, fisarmonica, fiati, chitarre, basso, autoharp e pianoforte a creare la magia di un concerto acustico. È artista generoso, con il pubblico e con chi lo accompagna. Ha un’attenzione particolare per i giovani artisti che ospita sempre ai suoi concerti così in questo giro tocca a Brando Madonia, figlio d’arte che prepara il pubblico all’ascolto. Alle 21,45 il cantautore romano sale sul palco, total black e presenta i componenti della sua formazione: Marco Molino, Manuel Petti, Max Dedo, Greta Zuccoli e Sunhee You. Come per il Preludio di
Amor Fabulas, tour invernale dell’ultimo lavoro discografico anche l’Interludio racconta canzoni mai proposte nei live e cambia pelle a quelle più conosciute. Versatilità e sperimentazione hanno sempre caratterizzato l’artista romano che anche in questa occasione si concede in lunghi racconti. Emoziona in quelli che narrano il tour nei teatri e di come molti arrangiamenti dei brani siano nati per caso e con una vocazione così naturale e poetica da concepirli come se fossero nuovi.

Racconta di come tornare in Sicilia significhi tornare a casa nonostante non abbia mai abitato l’Isola ma che ne ha respirato dialetto, cultura e modo di essere nel suo micro cosmo siciliano in un palazzo della capitale dove abitava insieme alla sua famiglia e alle cinque sorelle della madre. Apre il concerto con una canzone inedita dal titolo “Amo”, un inno all’amore universale. E chi meglio di lui, che ha declinato l’amore in tutte le sue forme, può cantare: “
Amo l’urlo della tempesta, quell’odore che resta, dopo un giorno di mare, a chi parla male dell’amore perché non sa più come tradire; Amo ogni mio singolo istante, un minuscolo niente; il volo delle zanzare, amo l’acqua da bere come un bene normale, il sudore e la terra che è di tutti anche quella
”. Al padre originario di Scicli invece dedica “Sarà padre”. Immancabili i successi “Il solito sesso”, “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”; “Mentre dormi” con un intro di Chopin; “Verso un altro immenso cielo” con un outro dal “Waltz No. 2” di Shostakovich; “La favola di Adamo ed Eva” che offre ad un certo punto la nota giusta per intonare il canto tradizional popolare “Ciuri ciuri” che ha trovato il perfetto coro nel pubblico della scalinata della Cattedrale di San Nicolo. Ma ancora “Una musica può fare”, “Edera” e una dolcissima “Comunque vada” cantata da Greta Zuccoli che con la sua inconfondibile versatilità canora è arrivata con tutta la sua bellezza diretta al cuore del pubblico, conducendolo ad una dimensione quasi ancestrale. Gazzè racconta la sua emozione nell’averla sentita in camerino mentre la cantava accompagnata dall’autoharp e le ha proposto di farla nel tour estivo. E così anche altri momenti del live in cui ogni singolo musicista è stato valorizzato da assoli e impreziosito da racconti che ne hanno presentato la personalità artistica e umana creando un’ intima atmosfera. Atmosfera resa ancora più particolare dall’i
nstallazione artistica The Sound Energy di Francesco Filosa. L’opera parte integrante dello spettacolo rappresenta il micro-universo metaforico dentro il quale la musica prende vita: al centro della scena è collocato un disco luminoso rappresentante Sirio, la stella più brillante del cielo, visibile da ogni angolo della Terra; la luce viene spezzata solo da una opportunità di trasmissione e condivisione, incarnate dall'aerofono, artisticamente riprodotto da Filosa e ispirato a quelli della Seconda Guerra mondiale. Così, quello che in campo militare era un intensificatore di suoni, che permetteva di captare i rumori a lunga distanza e individuare la direzione di provenienza di aerei nemici, qui diventa uno strumento per amplificare suoni, luci e suggestioni. Prende vita durante il concerto: da esso si propagano dei fili luminosi collegati a ciascuno strumento musicale. È poesia, è sogno, è magia, è una storia d’amore in una notte di mezza estate.