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Il Museo archeologico di Venezia irride il telamone di Agrigento: l’ira (di Zeus) social 

Polemiche e sarcasmo sul monumento da pochi giorni inaugurato nella Valle dei Templi

Di Redazione |

Il post e’ stato cancellato, ma troppo tardi: ha fatto scalpore ed e’ stato conservato. Per i posteri, forse, vista la materia. Al centro il controverso telamone, il colosso di otto metri del 480 a.C. che reggeva il tempio di Zeus dell’antica Agrakas, ricostruito e da qualche giorno svettante sulla Valle dei templi di Agrigento, come mostruoso guardiano. Ebbene il Museo archeologico nazionale di Venezia, dalla sua pagina Facebook, tra ironia ed emoticon divertiti, ha provato a colpire la poderosa figura e soprattutto l’operazione culturale messa in campo dalla Regione siciliana e dal parco archeologico della citta’ che nel 2025 sara’ capitale italiana della cultura. L’istituzione culturale veneta mette (o metteva, visto che ha rimosso il post – a confronto il telamone con una statua romana di Marco Agrippa, ammiraglio dell’imperatore Augusto, volendo incidere su una sorta di ‘marmorea lapide virtuale’ la sentenza-sberleffo: “Da un lato abbiamo una scultura colossale, eretta in un contesto artistico di valore mondiale, che svetta imponente ed emoziona il pubblico per forza evocativa e massa monumentale. Dall’altra abbiamo un telamone. ‘Messer Agrippa’ vi aspetta al Museo archeologico nazionale di venezia. Cosa aspettate?”.

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