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"Il Teatro dei pupi Emanuele Macrì": ad Acireale la terza edizione del Festival dell'opera dei pupi nel ricordo del grande maestro

Nella ricorrenza del cinquantesimo della morte di Macrì, il Teatro è stato ufficialmente dedicato a chi di quella "creatura" è stato anima e animatore indiscusso

Redazione La Sicilia

08 Giugno 2024, 15:01

TEATRO DEI PUPI EMANUELE MACRI’

TEATRO DEI PUPI EMANUELE MACRI’

E’ iniziata con la riapertura del Teatro e un omaggio alla figura e all’opera dell’illustre puparo Emanuele Macrì la terza edizione del Festival dell’Opera dei Pupi di Acireale. Ieri pomeriggio nel Teatro di Via Alessi si è svolto il partecipato convegno "EMANUELE MACRÌ A 50 ANNI DALLA MORTE”, introdotto e moderato da Orietta Sorgi, che ha visto gli interventi di Biagio Fichera, Sebastiano Caramma, Santi Consoli e Alessandro Napoli. Subito dopo è stato proiettato il video "Omaggio a Macrì" realizzato da Cine Foto Club Galatea di Acireale, introdotto da Turi Consoli.

Nella ricorrenza del cinquantesimo della morte di Emanuele Macrì, il Teatro dei Pupi, dichiarato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Catania “testimonianza di rilevante interesse culturale in quanto unico esempio di teatro stabile la cui attività rimane legata alla tradizione siciliana dell’Opera dei Pupi”è stato ufficialmente dedicato a chi di quel Teatro è stato anima e animatore indiscusso. La targa riproduce un’immagine realizzata dall’illustratrice venezuelana Geraldine de Leon.

Alla CERIMONIA di INTITOLAZIONE del TEATRO a EMANUELE MACRÌ hanno presieduto il sindaco Roberto Barbagallo e la figlia di Emanuele Macrì, Rosaria. Erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro, l’assessore alle Attività Produttive Laura Toscano, il presidente del consiglio comunale Michele Greco, la vicepresidente della commissione consiliare alla Cultura Teresa Pizzo e gli studiosi e i pupari intervenuti all’evento.

“Ringrazio tutti gli intervenuti, i familiari di Emanuele Macrì, gli artisti e gli studiosi che lavorano affinché la preziosa tradizione dell’Opera dei pupi continui a vivere, - ha detto il sindaco Roberto Barbagallo- . Oggi siamo qui per ricordare l’opera di Emanuele Macrì e per dedicare, com’ è naturale che sia, il Teatro a chi dava un’anima ai suoi Pupi, a un Maestro indimenticato che ha portato l’Opera dei Pupi di Acireale a una fama internazionale. Inutile sottolineare il valore che questo teatro con il museo annesso ha per la nostra città, è un polo culturale turistico importante e prezioso, che non dovrà restare una cattedrale nel deserto, ma essere parte di un circuito del nostro centro storico”.

Ad Acireale la tradizione dell' Opera dei Pupi risale al 1887 con l’apertura del primo teatro ad opera del puparo acese Don Mariano Pennisi, che adotterà sul piano tecnico soluzioni diverse rispetto alla tradizione catanese, portandola a distinguersi da questa sia per la grandezza dei pupi che per la tecnica di manovra utilizzata, che permette ai pupi di muoversi anche longitudinalmente. Nel 1928 il crescente successo lo spinse a spostarsi nel teatro di via Alessi. Nel 1934 alla morte di Don Mariano Pennisi gli successe il figlio adottivo Emanuele Macrì, da lui salvato durante il terremoto di Messina del 1908. All'attività svolta in ambito locale, Macrì affiancò, a partire dal 1953, la partecipazione a diverse manifestazioni con cui ottenne riconoscimenti anche a livello internazionale. “Attivo, irrequieto geniale e impareggiabile”, Macrì riusciva a creare con il suo pubblico un dialogo diretto e speciale, per lui i suoi pupi erano “in carne ed ossa” ed avevano un'anima. Macrì costruiva da sè le armature, si occupava della stesura dei testi e attraverso lo studio del carattere dei personaggi, elaborò una “rinnovata concezione recitativa”.

“Oggi finalmente la citta si riappropria di questa piccola meraviglia, il teatro in cui ha operato Emaunele Macrì e prima di lui Mariano Pennisi. Stasera abbiamo voluto far coincidere la riapertura del Teatro con un convegno in sua memoria, a 50 anni dalla sua morte, e con l’intitolazione ufficiale al grande maestro puparo. Abbiamo avuto modo di capire quanto preziosa fosse la sua arte e quanto grande sia stata la sua fama. Ringrazio Mario Patanè che ha prodotto il video di apertura, che sintetizza il lavoro delle compagnie siciliane che parteciperanno al nostro Festival, avremo il meglio delle compagnie siciliane che si esibiranno per due fine settimana tra piazza Alfio Grassi e il Teatro Emanuele Macrì”, ha evidenziato l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro.

Ieri sera in una Piazza Alfio Grassi  già gremita di pubblico si è tenuto il primo spettacolo del Festival, curato dalla compagnia teatrale Thalia di Paternò. Il programma del Festival va avanti nel fine settimana. 

Oggi, sabato 8 giugno alle ore 18:00  nel Teatro dell’ Opera dei Pupi E. Macrì, Via Alessi si terrà lo pettacolo a cura dell'Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta (Acireale). Alle ore 20:30 in Piazza Alfio Grassi lo spettacolo a cura dell'Opera dei Pupi Siciliani G. Canino (Alcamo). Domani, domenica 9 giugno alle ore 11:00 nel Teatro Opera dei Pupi E. Macrì è in programma lo spettacolo a cura dell'Opera dei Pupi di Ariosto & Calabretta che replicherà alle 18.00 e alle 20.30 in Piazza Alfio Grassi lo spettacolo a cura dell'Associazione Agramante Famiglia Argento di Palermo)

Il Festival dell’Opera dei Pupi, sostenuto dalla Regione Siciliana e inserito nel cartellone Acireale E2024, tornerà poi nel prossimo fine settimana dal 14 al 16 giugno.

Nelle giornate del Festival dell’Opera dei Pupi la via Alessi è una sede espositiva estemporanea con le botteghe artigiane di maestri pupari, pittori e scultori e piazza Alfio Grassi è stata arricchita da un'esposizione di carretti siciliani, parte importante della tradizione artigiana e del folclore locale.

La “Mostra della Raccolta Teatro Pennisi – Macrì di Acireale, dei pupi e delle attrezzature di teatri siciliani”, ospitata nei locali annessi al Teatro, è visitabile nelle giornate del Festival dalle 9:00 alle 22:00 con orario continuato. Nel teatro è stata allestita la Mostra fotografica "Emanuele Macrì.  L'uomo, l'artista".