Mario Venuti e il “Ma che freddo fa” in salsa carioca

Di Salvo Pistoia / 07 Maggio 2021

Dal Brasile al Brasile percorrendo gli status della musica italiana, non legati necessariamente alla canzone d’autore. Mario Venuti, cantautore siracusano e fine cesellatore di canzoni preziose, dopo la felice esperienza vissuta un paio di stagioni fa, aprendo un concerto di Caetano Veloso, riferimento della canzone colta brasiliana, ha scelto di leggere segmenti di repertorio italiano, arricchendoli del suo innamorato sentimento attaccato agli umori della musica “carioca”.

La prima traccia risale al Sanremo 1969, una scrittura firmata da Migliacci – Mattone, “Ma che freddo fa”, allora interpretata da Nada e i Rokes di Shel Shapiro, verniciata con un arrangiamento tropicale, brasileiro, atmosfere idilliache per l’autore di “Fortuna”, si trasformerà in opera da collezionisti per le 300 copie edizione limitata in vinile formato 45 giri.

Due anni fà, la piacevole sensazione provata nell’introdurre un concerto di Caetano Veloso, oggi puntualizzi il fascino del Brasile, rileggendo musica italiana attraverso sonorità di quel paese.

Una sensazione affascinante suonare al Teatro Antico di Taormina – ha detto Mario Venuti – nella serata di un artista cosmopolita, affabulatore e intenso, il piano di lavoro intorno a questo album prevede quattro emissioni separate su supporto fonografico 45 giri, mediante 300 copie ciascuna in edizione limitata , successivamente assemblate per la diffusione dell’album…

Brasile e ritmi tropicali nella tua anima.

Il fascino di quelle latitudini musicali è indescrivibile, musicisti che emanano feeling e sentimento, Veloso, Chico Barque, Flora Putin, Ivan Lins, superfluo descriverne l’importanza

Quattro singoli pubblicati in separata sede, ripescando nella musica italiana non cantautorale.

Ho deciso di navigare sul repertorio della canzone italiana di successo, non strettamente identificabile con la canzone d’autore, ugualmente degna di attenzioni

Il tuo repertorio contiene vari capisaldi, almeno dieci titoli sono di ascolto collettivo.

Tutt’oggi incontro gente che scopre parte dei brani composti, dopo vari anni dalla loro pubblicazione, è un piacere sapere che il mio pubblico conosca quanto ho scritto, senza ricorrere all’immagine del mio viso

Periodicamente la storia dei Denovo viene trattata dalla contemporaneità…

Bel periodo, energia, vitalità, leggerezza nel vivere quel periodo, “la nuova onda dell’agrumeto”, ci definirono da Arbore a “Quelli della notte”, i conduttori di Rai Stereonotte..

Il presente con l’emergenza sanitaria, senza concerti

Sto pianificando i concerti per la prossima stagione estiva, nei luoghi dove si potrà suonare con riduzione dei posti per via delle norme anticontagio, la musica necessita di far ascoltare la propria voce.

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