Montinaro, per l’Eurovision un palco capace di unire

Di Redazione / 15 Marzo 2022

ROMA, 15 MAR – L’idea era semplice: rappresentare
l’Italia, con il suo sole il suo mare, l’arte e la natura, ma
soprattutto rappresentare gli italiani con la loro vocazione
unica ad adattarsi e ad accogliere. Ne è uscita una creatura
fantastica, metà tecnologica metà naturale, un universo di luci
che galleggia nell’acqua e può trasformarsi, avvolgere ed
esaltare, dal buio alla luce accecante, ognuno dei 40 team che
si esibiranno sul palco dell’Eurovision Song Contest. Lo
racconta all’ANSA in anteprima l’artista multimediale e stage
designer Francesca Montinaro, che dal suo studio romano – dove
sta lavorando alla realizzazione di due musei multimediali che
nasceranno in Arabia Saudita – vola a Torino per iniziare la
costruzione della scenografia da lei ideata per la 66/a edizione
dell’Eurovision Song Contest, di cui Rai è Host Broadcaster.
Partiranno in 40 alle semifinali del 10 e del 12 maggio al
PalaAlpitour di Torino per arrivare in 25 alla finale del 14. Ma
anche per dare spazio ai tre conduttori, Laura Pausini,
Alessandro Cattelan e Mika, con la regia firmata da un tandem
d’eccezione, Duccio Forzano e Cristian Biondani.
”Questo è un palco che come gli italiani deve saper
accogliere le diversità e adattarsi, deve sapersi riposizionare
come facciamo noi spesso, anche politicamente”. Un lavoro,
quello della Montinaro, che in questo momento di guerra è ad
alto tasso simbolico. ”Sì, ma l’idea c’era già dopo il covid –
spiega – questi due anni che ci hanno fatto capire che solo
stare uniti ci può salvare. L’unione è il futuro e questo palco,
che mette in scena solo giovani, vuole portare solo segnali
positivi. In questo senso il suo significato è ancora più forte
in questo momento”. La scena poi, sovrastata dall’enorme quinta
di archi rotanti, è a forma di goccia e davanti e intorno
(”come l’Italia nel Mediterraneo”) è immersa nell’acqua.
Davanti i salottini dove si fermano gli artisti sono ”un vero e
proprio giardino barocco con piante vere che somiglia a quelli
di Villa d’Este, Castel Gandolfo, Villa Lante e tanti altri
simili sparsi nel nostro paese”.

Pubblicato da:
Redazione