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“Mordere il cielo” di Paolo Crepet torna in Sicilia

Nel 2025 tre tappe a Messina, Ragusa e Catania

Di Salvo Barbasso |

Dopo il successo registrato lo scorso 1 agosto al teatro di Verdura di Palermo, “Mordere il cielo”, lo spettacolo/conferenza di Paolo Crepet, psichiatra, sociologo, saggista e opinionista, torna in Sicilia in una versione nuova e sicuramente interessante con tre nuove date organizzate dalla Live Spettacoli e Show Biz di Mario e Giampaolo Grotta: il 19 febbraio 2025 al teatro Vittorio Emanuele di Messina, il 31 marzo al teatro Duemila di Ragusa e il 1 aprile al teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Inutile negarlo, girarci attorno, viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività. “Come se un’antica cicatrice interiore – spiega Crepet – fosse tornata a condizionare il tempo presente, la cronaca ci fa vivere attimi di sconforto, di angoscia, la ferocia di certe tragedie sono il termometro di una società malata e sempre più smarrita”. Eppure molti continuano a cercare le cause di questo tracollo improvviso, proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, Crepet si chiede dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità?

Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare, e lui lo fa molto bene, di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano.

Per tornare a “mordere il cielo” occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA