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“Mafia e religione”, quel legame blasfemo che offende Dio

A giugno esce il film di Francesco Millonzi 

Di Redazione |

E' in uscita a giugno il nuovo film di Francesco Millonzi dal titolo: "Mafia e religione", prodotto dalla "MILLONZ@RT", scritto e ideato da Francesco Millonzi e dal presidente dell'Ufficio del Gip del Tribunale di Catania Nunzio Sarpietro.

La pellicola racconta l'uso blasfemo che la mafia fa della religione, come il rito di iniziazione, l'inginocchiamento del santo, del bacio in bocca, analizzando in maniera dettagliata, con testimonianze del perché la criminalità organizzata usi fare questi riti, con video davvero esclusivi.

Non si parla solo della malavita locale o nazionale, ma anche di quella internazionale, come ad esempio quella Nigeriana. Un film che fa molto riflettere e fa capire come la Chiesa non sia quella "usata" dalla criminalità organizzata, ma quella umile di Papa Francesco.

Nel film ci sono gli interventi del presidente dell'Ufficio del Gip del Tribunale di Catania Nunzio Sarpietro, del presidente del Tribunale di Palermo Antonio Balsamo,  del gip del Tribunale di Caltanissetta Graziella Luparello, del dirigente del commissariato di Licata Cesare Castelli, del cardinale Francesco Montenegro, del vice presidente della Cei e presidente della Cesi mons. Antonino Raspanti, del giornalista Leone Zingales, e di Michele Costa, figlio del giudice Gaetano Costa, Giovanni Impastato fratello di Peppino, i fratelli del beato Pino Puglisi, Gaetano e Francesco, Carmine Mancuso, figlio del maresciallo Lenin Mancuso, Lucia Ievolella, figlia del maresciallo Ievolella.

Il film ha la collaborazione delll'associazione Giustizia e Pace di Catania. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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