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All’Opera di Parigi sul podio poker di debutti italiani

Per la prima volta Scappucci, Bignamini, Manacorda a Di Felice

Di Redazione |

MILANO, 30 MAR – La prossima stagione dell’Opéra di Parigi – che include 18 opere, 12 balletti e in tutto 14 nuove produzioni – segna il debutto di quattro direttori d’orchestra italiani, che saliranno sul podio del teatro francese per la prima volta: Speranza Scappucci, Jader Bignamini, Antonello Manacorda e Simone De Felice. Scappucci dirigerà I Capuleti e i Montecchi, titolo che le ha portato fortuna in un altro debutto prestigioso quello alla Scala lo scorso gennaio, quando è stata chiamata all’ultimo per sostituire l’indisposto Evelino Pidò. A Jader Bignamini – direttore della Detroit Symphony Orchestra e direttore residente dell’orchestra Verdi di Milano, dove è cresciuto – sarà invece affidata la Forza del destino con un cast d’eccezione che include il baritono Ludovic Tézier e soprattutto Anna Netrebko, che nei giorni scorsi ha annunciato il suo rientro a breve sulle scene dopo il periodo sabbatico che ha preso all’inizio della guerra in Ucraina. Il torinese Antonello Malacorda, fra i fondatori della Mahler Chamber orchestra, si alternerà invece con Simone Di Felice, Kappelmeister del teatro dell’Opera di Francoforte, nel Flauto magico. Non sarà invece un debutto, ma una conferma quella della regista argentina Valentina Carrasco che firmerà la regia di Nixon in China di John Adams, una delle nuove produzioni più attese, con sul podio il direttore musicale dell’Opéra Gustavo Dudamel. Nixon in China è la prosecuzione di un’apertura al repertorio americano di cui fa parte la prima assoluta della nuova orchestrazione di A Quiet Place di Leonard Bernstein che ha debuttato lo scorso 9 marzo. Le nuove produzioni includono Salomé con la regia di Lydia Steiner e la direzione di Simone Young, Peter Grimes con l’allestimento di Deborah Warner e la direzione di Joana Mallwitz, Roméo et Juliette diretta da Carlo Rizzi con la regia di Thomas Jolly, Hamlet diretto da Thomas Hengelbrock e la regia di Krzysztof Warlikowski, Ariodante diretto da Harry Bicket e l’allestimento di Robert Carsen. E La scala di seta eseguito dall’Accademia.

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