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Caterina Murino, la Bond girl stregata da Catania: «E’ bellissima ma abbiatene più cura»

Di Salvo Barbasso |

Una carriera costellata da una lunga serie di successi, portabandiera di una femminilità mediterranea che ha conquistato il cuore dei francesi, considerata dalla stampa internazionale una delle tre italiane più belle fra quelle che vivono e lavorano all’estero, Caterina Murino, 44 anni, è una delle protagoniste di “SelfieMania” (dal 7 ottobre al cinema), film composto da quattro episodi, con un denominatore comune: la mania per i social e la dipendenza dal web.

«Storie vere – spiega la Murino che abbiamo raggiunto telefonicamente nella sua casa parigina – e contemporanee di personaggi intensi e spesso contrapposti ambientate in altrettante nazioni diverse. Racconta la dipendenza dai social e dal cellulare ed è una fotografia perfetta di una società oramai fortemente condizionata dall’uso del cellulare».

Che ruolo interpreta?

«Sono una delle protagoniste del primo episodio ambientato in Russia e diretto da Francesco Colangelo, interpreto una famosa imprenditrice farmaceutica italiana, rappresentante del mondo concreto e del lavoro che si trova di fronte una famosa blogger russa, invidiosa e rivale in amore, rappresentante del mondo moderno e del web».

La sua carriera è iniziata per caso, al concorso di Miss Italia.

«Sì. Miss Italia è stato il trampolino di lancio per entrare nel mondo dello spettacolo, non ho vinto (è arrivata 5^ nel 1997 n.d.r.) ma sono comunque molto grata al concorso e al mio primo film “Le ragazze di Miss Italia” diretto dal grande Dino Risi che mi ha fatto conoscere al pubblico. Ho una società, in Sardegna, che si occupa delle selezioni regionali del concorso, cerco di mettere a disposizione delle ragazze, aspiranti Miss, la mia esperienza e quelle qualità, prima fra tutte la tenacia, che servono per credere in questa opportunità».

Qual è stata la svolta nella sua carriera?

«Il film “L’Enquète corse” con Jean Reno e Christian Clavier che mi ha fatto conoscere al pubblico francese e l’anno dopo “L’amour aux trousses” di Philippe De Chauveron, da lì ho deciso di trasferirmi a Parigi, nonostante il grande amore per l’Italia”.

Due anni dopo viene scelta per interpretare Solange, la bond-girl di “Casino Royal”.

«Una esperienza straordinaria che ancora oggi la stampa internazionale non perde occasione di sottolineare. Non avrei mai pensato di essere scelta vista l’enorme concorrenza e, tra l’altro, quando feci il provino ero reduce da una caduta da cavallo. Invece venti giorni dopo sono stata richiamata per un colloquio con il regista Martin Campbell, l’idea era quella di una bond-girl dai tratti mediterranei».

Com’è Caterina nella vita di tutti i giorni?

«Mi occupo della casa, delle piante, mi piace cucinare. Sono particolarmente orgogliosa di occuparmi nel tempo libero della mia linea di gioielli ispirata al mirto, dopo avere fatto in Francia un corso di gemmologia ho creato la linea “Caterina Murino Jeweller” che riguarda la creazione e la produzione di gioielli e affonda le sue radici nella tradizione del lavoro in filigrana in Sardegna».

Con la sua terra continua ad avere un legame profondo.

«Quando seguo progetti che coinvolgono la creatività della Sardegna ne sono molto orgogliosa, con la mia terra di origine e la mia famiglia c’è un legame profondo, quest’anno sono riuscita a fare lì 10 giorni di vacanza, sono sempre in giro per lavoro, ma quando posso torno volentieri a casa».

E della Sicilia che ricordo ha?

«Sono stata a Catania, a trovare degli amici, una città bellissima con un patrimonio architettonico e culturale straordinario ma purtroppo in alcuni casi mal curato, approfitto di questa intervista per dire a tutti i siciliani :abbiate cura delle bellezze monumentali della vostra isola, sono un patrimonio da salvaguardare e quando necessario anche restaurare prima che sia troppo tardi».

Ad ottobre la vedremo nella serie tv Netflix “Mio fratello, mia sorella “ e nella serie Amazon Prime “Il giudizio”.

«Entrambe raccontano storie familiari difficili e tormentate. “Mio fratello mia sorella” (dall’8 ottobre su Netflix) è la storia di due fratelli che si ritrovano all’apertura del testamento del defunto padre dopo vent’anni di lontananza, il mio ruolo è quello dell’amante di Nikola (interpretato da Alessandro Preziosi n.d.r.), ed è per causa mia che lui si allontana dalla famiglia. Ne “il giudizio” (dal 20 ottobre su Amazon Prime) protagonista è una famiglia, abbandonata da tutti quando il padre viene arrestato, più che la causa della detenzione si cerca di focalizzare l’effetto della tragedia giudiziaria, il mio ruolo è quello della nuora del protagonista(Fortunato Cerlino), una donna che, in qualche modo, cerca di tutelare gli interessi della famiglia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA