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I Sansoni, nemici-amici

“Fratelli... ma non troppo!” il 26 marzo al Metropolitan

Di Elisa Petrillo |

«Il nostro è un rapporto di odio e amore ma che ci lega e completa». Tornano sotto i riflettori del palcoscenico del Metropolitan di Catania, sabato 26 marzo, i Sansoni, con lo spettacolo “Fratelli… ma non troppo!”. Fabrizio e Federico, promettono di far ridere a crepapelle gli spettatori siciliani.  «Il nostro rapporto si evolve, non sappiamo se purtroppo o per fortuna. Siamo una coppia anomala, spesso ci mischiamo: Fabrizio fa tutto e io non faccio nulla – dice Federico -, ci scambiamo i ruoli anche per telefono – infatti non capivo bene con chi parlavo dei due -. Siamo una sorta di unicum, ci abbandoniamo alle dinamiche, anziché plurale siamo un singolare maiestatis. Siamo sempre in contatto con tutto quello che ci offre la vita, da cui attingiamo i copioni per le storie che raccontiamo. Possiamo parlare di una situazione socioeconomica, del rapporto con la famiglia o ancora del lavoro, dal punto di vista di due trentenni, o quasi – aggiunge Federico-. Tutto è contestualizzato, la cornice che si mischia con il contenuto».  Con questo spettacolo cosa volete esprimere?  «Intanto siamo felici di poter tornare in teatro. Il nostro obiettivo è regalare al pubblico leggerezza e spensieratezza, non per dimenticare ma far soprassedere i ricordi tristi, specie di questo periodo. Durante il lockdown, ci siamo resi conto che era davvero difficile poter strappare un sorriso, ed esserci riusciti con i nostri video, ci ha reso orgogliosi, come se avessimo quasi svolto un servizio pubblico».  Attori e creator siciliani, nello spettacolo, i Sansoni raccontano che in ogni famiglia c’è sempre un fratello più furbo e un altro sulle nuvole, un fratello che vuole sempre avere ragione e l’altro che subisce, un fratello più buono e l’altro un po’ meno.   «Entrambi abbiamo dentro un fuoco che brucia, e lo vogliamo raccontare sotto tutte le possibili forme, video, spettacolo, sceneggiature, stiamo lavorando su tante piattaforme, Federico – dice Fabrizio –   vuole fare la ballerina. Abbiamo voglia di dire qualcosa e anche in questo spettacolo sul finale ci sarà un messaggio che non possiamo svelare».  Ma qualche piccola anticipazione?  «Sicuramente ci sarà Chiedo per un amico, scriveremo una mail dal vivo per ripercorrere con il pubblico l’ultimo periodo che abbiamo vissuto. Ciò che ci preme di più del resto, è lasciare sul finale: un’esplosione di sentimento in modo che il pubblico tornando a casa, possa pensare sorridendo alle nostre battute, ma anche riflettendo, l’importante è che sia qualcosa di buono».  Dove potremmo vedervi presto? Avete qualcosa che bolle in pentola?  «Prima del covid, avevamo tanti progetti, siamo stati in una fase di ascesa ma non al 100%, perché abbiamo dovuto mettere da parte delle cose. Adesso i tempi ci sembrano maturi, e chissà che non finiremo dentro uno schermo più grande di un cellulare o di un computer, o schermo gigante – dipende da che schermo compri a casa – aggiunge sempre Federico».  Lo spettacolo, prodotto da Vivo Concerti, si sposterà a Marsala, in provincia di Trapani, al Teatro Impero il 20 maggio e a Palermo al Teatro Golden l’8 aprile. 

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