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Luhrmann, il mio Elvis, una tela per raccontare l’America

'Un punk ante litteram'. In Usa a giugno film con Butler e Hanks

Di Redazione |

ROMA, 17 FEB – E’ il manager del re del rock ‘n roll’, l’enigmatico e un po’ inquietante colonnello Tom Parker (interpretato da Tom Hanks, trasformato anche nel fisico, qui nel suo ruolo più controverso), a guidarci fra i toni da favola nera (“Sono io il cattivo di questa storia” ci anticipa Parker) che permeano il trailer di Elvis, biopic, firmato dal regista australiano Baz Luhrmann, del grande musicista, diventato già in vita una leggenda e morto prematuramente, dopo almeno un decennio di eccessi, a soli 42 anni nel 1977. Nel film, in arrivo con Warner Bros negli Usa il 24 giugno e due giorni prima in molti Paesi del mondo, a dare volto a Elvis Aaron Presley, figlio di due lavoratori precari del Tennessee, Gladys (interpretata da Helen Thomson) e Vernon (Richard Roxburgh), è il trentenne Austin Butler (The Carrie Diaries, C’era una volta a Hollywood). “I grandi narratori come Shakespeare non facevano biografie, ma usavano una vita di una persona reale come tela per esprimere le proprie idee – spiega Luhrmann nella conversazione in streaming insieme a Austin Butler per presentare il trailer alla stampa internazionale -. Io sono sempre stato fan di Elvis, ma non conoscevo a fondo tutti i particolari della vita mitica che ha vissuto. Approfondendoli, ho capito che non ci sarebbe stato niente di meglio del suo percorso per raccontare l’America degli anni ’50 ’60 e ’70, nei quali vive tre vite insieme. Elvis per me è una grande tela per esplorare l’America” e “un punk ante litteram”. Un racconto nel quale il ‘villain’ potrebbe essere visto nel ‘colonnello’ Tom Parker (nome ‘americano’ dell’olandese naturalizzato statunitense Andreas Cornelis), impresario e talent scout che iniziò il suo sodalizio, segnato da luci ed ombre, con Presley, quando il cantante aveva 20 anni. “E’ un personaggio che non risulta simpatico, penso che Tom Hanks aspettasse da una vita un ruolo come questo – spiega Luhrmann -. Parker racconta e difende la sua versione della storia, come fanno tutti gli storyteller”. Nel cast anche, fra gli altri, Olivia DeJonge, nei panni del grande amore e poi moglie di Elvis, Priscilla, Kelvin Harrison Jr, Xavier Samuel, Kodi Smit-McPhee.

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