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Riesplode caso “blackface”, soprano dice no all’Arena Verona

Polemica per volto scuro di Aida. Fondazione, "nessuna offesa"

Di Redazione |

VERONA, 16 LUG – Riesplode all’Arena di Verona la polemica per il blackface, il volto ‘annerito’ con il trucco, per le interpreti bianche di Aida. Un caso sollevato già nella stagione lirica del 2019, sempre nell’anfiteatro più famoso al mondo. A giudicare “offensiva, umiliante e apertamente razzista” la scelta di far cantare le soprano ‘bianche’ con il volto dipinto di nero – come previsto dall’allestimento firmato da Franco Zeffirelli – è stata la soprano californiana Angel Blu, che per questo ha annunciato forfait nella recita che doveva vederla impegnata a Verona in Traviata, nel ruolo di Violetta (non in Aida), il 22 e 30 luglio. La polemica è deflagrata non con la prima recita di Aida, il 18 giugno, ma con la seconda, l’8 luglio scorso, quando la star del belcanto Anna Netrebko (senza aver trovato alcuna obiezione nella ‘prima’) ha replicato l’uso del ‘blackface’ per interpretare la regina etiope fatta schiava dagli Egiziani. A questo punto Angel Blu ha annunciato il suo rifiuto a cantare in Arena, perchè “l’uso del blackface in qualsiasi circostanza, artistica o altro, è una pratica profondamente fuorviante basata su tradizioni teatrali arcaiche che non hanno posto nella società moderna”. a replica è arrivata con una nota della Fondazione Arena, la quale ha spiegato che la produzione zeffirelliana di Aida “non è recente”, e che l’accordo con Angel Blue, e l’agenzia che la rappresenta, “risale a quasi un anno fa. La prima di Aida ha avuto luogo il 18 giugno e quindi le caratteristiche di questa produzione erano ben note quando Angel Blue si è impegnata consapevolmente a cantare all’Arena”. Sul tema blackface la Fondazione puntualizza: “non abbiamo alcun motivo, né alcuna volontà di offendere e disturbare la sensibilità di alcuno. Raggiungiamo con vive emozioni persone provenienti da diversi Paesi, da contesti religiosi differenti, ma per noi tutte le persone sono uguali”.

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