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Un Placido Domingo in splendida forma incanta il Teatro Massimo di Palermo

Nel ruolo del doge Boccanegra, il tenore Spagnolo ha raccolto applausi a scena aperta e firmato autografi per un'ora

Di Mariangela Di Natale |

Placido Domingo in Doge di Genova, conquista il Teatro Massimo di Palermo nel Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. In una platea colma di autentici appassionati di tutte le età e nazionalità, il tenore spagnolo, ieri sera (19 febbraio) per la prima volta nel capoluogo siciliano, ha emozionato e toccato nel profondo il pubblico in sala. Applausi a scena aperta e standing ovation, hanno decretato il successo di uno spettacolo acclamato dalla prima all’ultima scena, per un fuoriclasse nella storia della lirica, che ha richiamato in città, tanti turisti stranieri dall’America, Russia, Francia e Giappone.

“Un piccolo assaggio per altri impegni importanti qui al teatro Massimo, che porta i Grandi a calcare il magico palcoscenico come quello di Palermo”, a parere del sovrintendente del teatro, Marco Betta. Domingo (che si alternerà con Gabriele Viviani il 20 e 22) che ha imposto alla sua voce di tenore, di naturale timbro brunito, di diventare baritono, con il suo accorato canto di pace, nell'intensa invettiva “Plebe! Patrizi! Popolo”, nella maledizione contro Paolo Albiani al termine del primo atto, e nel toccante duetto con Amelia, ritrovata figlia dopo ben venticinque anni e nella scena della morte, dà conferma delle ineccepibili doti vocali e attoriali, in grado di conferire l’adeguata autorevolezza e nobiltà al personaggio. Un compito gravoso, essere nel contempo padre e doge nobile che sa maledire, condannare e perdonare nello stesso tempo, riuscendo ad adattare in modo impeccabile, l'estensione vocale dalle note più gravi a quelle più acute degli ampi declamati.

Per l’instancabile Domingo restano, il carisma del divo, il fascino, l’intelligenza, la musicalità, insomma un’interpretazione ad alto livello. Più che meritata l’ovazione per lui al termine della rappresentazione. Il tenore e direttore d'orchestra madrileno, 81 anni, tra i più eclettici e versatili nell’ambito operistico, lungo tutta la sua carriera aveva già interpretato il ruolo di Boccanegra, alla Scala di Milano nel 2010 e nel 2014, ma mai aveva calcato la scena palermitana.

Lo scorso anno, l’11agosto 2021, era stato al Teatro greco di Taormina per il Rigoletto, in veste di Direttore d’orchestra, che ricopre parallelamente al canto. Ha diretto più di 600, tra spettacoli d’opera e concerti sinfonici con le orchestre più prestigiose, e lo vedremo dopo l’interpretazione di Boccanegra, ancora sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Massimo martedì 1 marzo alle 20:30 per il concerto “Noche Española” con il tenore Arturo Chacón Cruz e la storica stella del flamenco Lucero Tena alle nacchere. Placido Domingo era stato ancora in Sicilia quasi quarant’anni fa, nel 1982 a Vizzini, per un film sull’opera di Mascagni, la Cavalleria Rusticana, con la regia di Franco Zeffirelli, e aveva apprezzato quest’isola, “terra di eccellenti tenori come Giuseppe Di Stefano”.

Storia di tormentato amore paterno, “Simon Boccanegra”, dramma politico, il primo di Verdi in ordine cronologico, ritorna dopo 13 anni di assenza al Teatro Massimo di Palermo, con l’indiscutibile ed eclettico artista, una carriera di oltre mezzo secolo nei principali teatri internazionali, un repertorio di oltre 150 ruoli, diretto da Francesco Ivan Ciampa(dal 19 al 27 febbraio). La direzione di Ciampa, dell’ottima orchestra del Teatro Massimo è sicura e attenta all’equilibrio tra palco e buca, ben conseguito. Essenziale per dare vivacità alla rappresentazione è il Coro del teatro Massimo, diretto da Ciro Visco , di grande impatto sonoro, specie nei finali del prologo e del primo atto. Un Cast, nel suo complesso adeguato al compito. Ritemprato e brillante il Gabriele Adorno del tenore messicano, Arturo Chacón Cruz, vocalmente convincente grazie a una voce ampia, di bel colore e a un’interpretazione attenta e partecipe, che si alternerà con Azer Zada nelle repliche. Molto buona anche la prova di Marco Caria, che fa trasparire bene tutta la negatività del personaggio di Paolo Albiani, e che fa rivelare le sue doti vocali sin dal prologo “L’atra magion vedete”.

Il basso Marko Mimica, è uno Jacopo Fiesco nobile sia per presenza che per fraseggio, con accenti autorevoli ben adatti al ruolo (che si alternerà con Rafal Siwek). Apprezzabile il contributo degli altri interpreti: il Pietro di Luciano Roberti, l’Ancella di Amelia di Mariella Maisano, il capitano dei balestrieri di Domenico Ghegghi( che si alternerà nelle repliche con Marco Antonio Pastorelli) e Amelia del soprano, Anastasia Bartoli, unica interprete femminile, che con la sua voce bella e omogenea, ben proiettata si è esibita con gusto e attenzione alle sfumature.

Palermo patrimonio della lirica, in una serata di Gala e le personalità presenti tra parterre e Palco Reale; dalla sovrintendente dell’Arena di Verona, Cecilia Gasdia, la coordinatrice della filarmonica della Scala, Hetrel Pigozzi, il Direttore artistico dell’Opera di Pechino, Pino Cuccia, alla ministra della Cultura del Bahrein, la sceicca, Mai bin Mohammed al Khalifa, che firma una collaborazione con il teatro Massimo dal mese di marzo. E poi le figure istituzionali, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto Giuseppe Forlani, il vice presidente alla regione Sicilia, Gaetano Armao, al Rettore dell’università di Palermo, Massimo Midiri.

 

La rappresentazione ha avuto un seguito nel foyer del Teatro dove Domingo, circondato da tutto il cast, ha firmato autografi per più di un’ora. Sul podio il Maestro Francesco Ivan Ciampa (che dirigerà anche il 23 e il 27) che ha condiviso gli applausi del pubblico con l’Orchestra e il Coro del Teatro Massimo diretto da Ciro Visco. Le repliche proseguono fino al 27 febbraio e vedranno avvicendarsi primo e secondo cast. 

Il secondo cast (20 e 22 febbraio) come sempre di grande pregio, schiera sul podio il Maestro Jordi Bernàcer che con Placido Domingo ha un lungo sodalizio professionale avendolo diretto in numerose opere e concerti. 

 
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