Petit Paysan, thriller allevamento etico
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ROMA, 25 GEN - La zootecnia 'buona' quella che si prende cura degli animali, trattandoli in modo non intensivo, quasi con affetto, chiamandoli per nome, facendo persino accomodare in salotto un vitellino ben profumato, è lo sfondo di Petit Paysan - Un eroe singolare, un film che in Francia è stato campione d'incasso e che arriva in sala in Italia a marzo, dopo essere stato presentato alla Semaine del la Critique al Festival di Cannes 2017. Il regista è Hubert Charuel: un esordiente da tenere d'occhio visti i quasi 4 milioni al box office nazionale. Pensare ad un mood bucolico sarebbe però fuoriviante perchè l'inno rurale all'allevamento etico è raccontato, qui l'originalità del film, come un thriller drammatico sullo sfondo dell'epidemia mucca pazza. Il protagonista Pierre (Swann Arlaud) ha 30 anni e fa l'allevatore. Quando scopre che uno dei suoi animali è infetto dalla febbre epidemica il mondo gli crolla addosso: perdere le amate mucche non è proprio una opzione da considerare e farà davvero di tutto per salvarle