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Laboratorio teatrale

“Prove di VariEtà”: va in scena lo spettacolo de La Banca del Tempo

Nella sede dell'istituto Leonardo da Vinci, a Catania, il mosaico fatto di paure, speranze, slanci, volontà di provarci allestito dal laboratorio di Sant'Agata Li Battiati

Di Redazione |

Nella condanna dell’isolamento, catalizzazione estrema del virus della solitudine, il Gruppo Teatro della Banca del Tempo, che quest'anno festeggia 10 anni di attività, ha deciso di continuare a mettere al centro il valore e la preziosità della relazione, del farsi gruppo amicale, del divertirsi insieme, in un itinerario che tenesse conto in primo luogo, proprio del percorso e non della tappa finale. Il laboratorio- spettacolo "Prove di VariEtà", che va in scena sabato 4 giugno alle ore 18,00 presso il Teatro dell'Istituto Leonardo da Vinci, è un mosaico fatto di paure, speranze, slanci, volontà di provarci malgrado tutto, in un’istantanea che è la testimonianza di tante persone che, all’interno del laboratorio, o in web, hanno continuato a vedersi, nonostante i problemi causati dalla pandemia, pronti ad imbarcarsi in un’avventura in cui all’inizio non credeva nessuno.

Si è scelto di mettere in scena l’Avanspettacolo, teatro di un’Italietta povera e senza grandi mezzi e talenti, messo in scena spesso da improvvisate e scalcagnate compagnie di provincia che, come nella migliore tradizione degli Zanni affamati, saltavano i pasti, riempiendo spesso gli stomaci vuoti con bicchieroni di caffèlatte, debuttavano in sperduti paesini, si esibivani in teatrini di quart'ordine. Le ballerine erano tutte figlie del popolo e, nonostante i civettuoli nomi francesi, venivano dalla più remota provincia italiana, mostravano abbondanti tracce di cellulite e sovente non avevano nessuna nozione e nessuna vocazione per la danza. Un teatro leggero, senza regole e temi stabiliti, con un debole filo conduttore, un insieme di programmazione e caos, una sorta di delirio organizzato, che non si preoccupava del giudizio, dell'esame finale di un pubblico il cui unico scopo era quello di passare qualche ora di serenità. 

Sul palcoscenico del laboratorio, miriadi di mondi, ognuno diverso dall'altro, ciascuno dei temerari "attori" della Banca del Tempo ha ritagliato il proprio spazio, ha esibito il proprio talento, superando timidezza e paura del ridicolo. In teatro ognuno è stato attore, autore, pubblico, critico. Tutto in una sola volta. E se l'importante è divertirsi, possiamo dire che l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA