Sandro Vergato e il “teatrofilosoficomico”
Sabato 22 aprile al Teatro Garibaldi di Enna lo spettacolo del comico catanese
Personaggio poliedrico dai mille volti , dall’umorismo graffiante, ma elegante e dalla comicità intelligente che non scivola mai nel volgare. Stiamo parlando di Sandro Vergato, una genialità tutta catanese, uomo dai mille volti e dalle mille performer che sabato 22 aprile alle ore 20,30 calcherà il palcoscenico del Teatro Garibaldi di Enna con lo spettacolo imperdibile “I vizi da mula”, prodotto da La Fenice che anima la nona edizione di “Voci di Sicilia” rassegna promossa da Eventi Olimpo con direzione artistica di Peppe Truscia e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Enna.
Vergato sarà l’interprete di un genere tutto originale e tutto suo : il “teatrofilosoficomico” perché in questo spettacolo metterà in evidenza attraverso il suo estro di attore , di cabarettista , di intrattenitore i lati tragicomici della vita e dall’altro rifletterà sui valori umani attraverso l’indagine interiore . Prepariamoci dunque a compiere un viaggio culturale e divertente attraverso i modi bizzarri di dire, tesoro delle nostre tradizioni popolari per tramandare questo ricco patrimonio in cui affondano le radici del popolo siciliano. Vergato ci crede e diventa il menestrello che diffonde il valore di questa cultura , ma naturalmente fa anche altro….Abbiamo incontrato Sandro Vergato
-Come mai questo titolo “I vizi da mula”?
«Il titolo nasce per caso, mentre scherzavo con un mio collega sul fatto che un tizio aveva tutti i vizi da mula, ma quando chiesi quali fossero , nessuno di noi seppe rispondere e da lì cominciai una mia personale e appassionata ricerca verso tutte queste espressioni, modi di dire, detti, proverbi di cui spesso si conosce il significato ,ma si ignora l’irigine. Questa ricercxa mi ha appassionato così tanto che ho deciso di realizzre uno spettacolo comico, musicale e culturale …ed eccoci arrivati al debutto»
-Sei fiero di essere una “Voce di Sicilia”
«Sono stato ospite di questa rassegna in varie edizioni , evidentemente ho un bellissimo feeling con il popolo ennese. Ovviamente questo mi rende molto fiero e felice di essere ancora una volta presente sul palcoscenico. Spero di portare ancora una volta una ventata di sano buonumore miscelato all’affascinante cultura siciliana e alle sue tradizioni linguistiche e nello stesso tempo oltre al divertimento far conoscere aspetti curiosi , insoliti e sconosciuti»
-Se dovessi dare una definizione artistica di te stesso che appellativo sceglieresti?
«Mi piace per natura sperimentare , dunque passo volentieri attraverso esperienze diverse. E’ un modo per confrontarmi, esplorarmi e conoscermi . In ogni caso definirmi con un’identità fissa lo trovo limitante , preferisco non avere un appellativo ben preciso, ma vivere libero da nomade dello spettacolo»
Come nasce la tua passione per il mondo artistico?
«E’ la natura che chiama noi tutti verso le nostre inclinazioni . Sin da piccolo ho provato una certa soddisfazione afare ridere gli altri con il mio umorismo. Evidentemente cominciavo a manifestare la vena di follìa congenita nella mia essenza. L’importante è ascoltare e assecondare sempre i nostri talenti, sono loro che ci indicano la strada da percorrere durante la nostra esistenza. Ho compreso abbastanza presto che “produrre allegria” sarebbe stata lamia missione terrena nella mia vita»
-Dunque la tua antesignana filosofia del sorriso si inserisce alla grande in questo mondo e in questo modo originale di fare spettacolo
«Il sorriso è stato sempre la mia filosofia di vita . Penso che sia un atteggiamento esistenziale così magico da cambiare uomini e circostanze. Chi comprende la potenza atomica di un sorriso e la gioia che può provocare avrà capito uno dei segreti più importanti del saper vivere in armonia con se e con gli altri. Non a caso i piu grandi mistici, gli uomini illumina, sono tutti accomunati dal possedere un grande senso dell’umorismo . Infatti chi ha capito davvero qualcosa di questo passaggio terreno, non si prende troppo sul serio. Tutti coloro che esercitano meditazione e contemplazione ricercano lo stato di gioia»
-Un umorismo elegante , graffiante e raffinato il tuo, attinge a dei modelli ? E’ una tua creazione? O entrambe le cose?
«Sono uno sperimentatore e ho imparato molto dai grandi maestri nazionali e internazionali come Massimo Troisi e Woody Allen e non smetto mai di imparare, ma miscelo ed elaboro tutti gli insegnamenti con il mio umorismo e con la mia filosofia di vita che mi permette di osservare la vita da una prospettiva diversa. M i rendo conto che senza il mio senso dell’umorismo non so come avrei affrontato quest’avventura nel mondo dello spettacolo e della vita»
-Come nascono i tuoi storici personaggi che vedremo sul palco : a zza Mara, Pippo Colera, l’amico Fritz… Sono inventati o realmente esistenti?
«Devo dire di non aver inventato nessun personaggio o quasi… Osservo molto gli strani comportamenti umani e poi li stigmatizzo fino al parossismo piu estremo che poi diventa il lato comico piu divertente dell’esoerienza, Credo che sapere ridere diu se stessi è una delle grandi virtù di un uomo che al cospetto dei propri limiti può sperimentare il preziosissimo valore dell’umiltà»