Sanremo, le pagelle della seconda serata: dall'inno alla vita di Bianca Balti al talento del piccolo Alessandro
Incanta anche Damiano
Queste le pagelle della seconda serata del festival di Sanremo.
CARLO CONTI - La macchina è partita, il viaggio è iniziato, e l'emozione del debutto (se c'era) si è sciolta come neve al sole. Veleggia tranquillo in una serata in cui l’unica difficoltà è tenere a bada l’esuberanza di Cristiano Malgioglio e la comicità non sense di Nino Frassica. Si diverte e gioca con i suoi ospiti. Perfetto padrone di casa. VOTO 7.5
BIANCA BALTI - Non nasconde i segni della malattia sul suo corpo, ma è sul suo sorriso, sulla sua energia, sul suo entusiasmo che si accendono i riflettori. Quella risata che risuona cristallina nel teatro. Non cerca pietà né compassione, vuole divertirsi e lo fa. Inno alla vita e alla resilienza. VOTO 9
CRISTIANO MALGIOGLIO - Difficile arginare l’incontenibile vivacità di Malgy, che a quasi 80 anni non rinuncerebbe per nulla al mondo ai suoi look stravaganti, agli strascichi extra-long, al ciuffo bianco e al trucco pesante. Malgioglio si ama così com'è. Comico senza esserlo davvero, vamp per scelta, star nell’animo. VOTO 8
DAMIANO DAVID - Che bello rivederlo sul palco dell’Ariston. Che emozione sentirlo omaggiare Lucio Dalla. Che sorpresa riscoprire le sue doti da interprete intenso. «Felicità», quella
del titolo della canzone, quella di Damiano mescolata alla sua emozione palpabile, quella del pubblico di rivederlo anche senza Maneskin. La presenza sul palco di Alessandro Borghi con il nipotino Vittorio, è la ciliegina sulla torta. VOTO 9
ALESSANDRO GERVASI - È la piccola star della serata. A 6 anni lascia tutti a bocca aperta quando suona al pianoforte Champagne di Peppino Di Capri (lo interpreta nella fiction sulla storia del cantante). Non arriva neanche ai pedali, ma sa già il fatto suo. Intenerisce la sua spontaneità: «Vuoi restare ancora?», chiede Conti. «No», la risposta lapidaria. E tutti noi avremmo voluto rispondere così. A lui l’augurio di arrivare lontano. VOTO 8.