Sicilia Classica Festival, "Cavalleria rusticana" e Pagliacci a Taormina
A dirigere le due opere il Maestro Francesco Di Mauro, mercoledì 20 settembre
Il maestro Francesco Di Mauro
Dopo la trasferta primaverile in Cile, torna alla direzione d'orchestra nella sua Sicilia il Maestro catanese Francesco Di Mauro, dirigendo mercoledì prossimo, sul prestigioso palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo, per la stagione estiva del Sicilia Classica Festival.
Un viaggio nel Verismo quello proposto quest’anno dal Sicilia Classica Festival che a “Cavalleria rusticana” Mascagni e “Pagliacci” di Leoncavallo aggiungerà il 22 settembre “Carmen” di Georges Bizet. Tre opere classiche che verranno portate in scena da un cast composto prevalentemente da giovani professionisti, con la regia di Salvo Dolce e la direzione artistica di Nuccio Anselmo.
«Tre tappe che hanno in comune - spiega Francesco Ciprì, presidente del Sicilia Classica Festival - un epilogo finale non felice, e che scandagliano tematiche purtroppo ancora attuali quali sono quelle afferenti alle relazioni insane e all’incapacità di gestire le emozioni negative. Tre opere che vogliamo raccontare esaltando quella bellezza visionaria che le contraddistingue, e che si fa speranza nel dolore della tragedia».
«A un anno di distanza dal successo di “Traviata” torno al Teatro antico di Taormina per dirigere due delle opere che amo di più, che ho diretto molte volte, e che mi coinvolgono per le colonne portanti delle drammaturgie - confessa Il Maestro Di Mauro -: “Cavalleria rusticana” è un travolgente mix di sentimenti come la passione, l'amore, il tradimento, l'onore e il rispetto per ciò che è giusto fare che porta Turiddu ad affrontare le conseguenze del suo gesto, quindi ad una morte certa. “Pagliacci” è un'opera meravigliosa che rappresenta la disperazione che sfocia nella follia di Canio il quale toglie dalla strada Nedda, dandole una casa, il suo amore e la sua protezione per poi essere tradito da questa donna che in realtà non lo ha mai amato, e lo tradisce ancora di più innamorandosi di un altro uomo. E quando Canio si accorge di questi sentimenti non rivolti a lui scoppia la follia e uccide tutti. Lui sarebbe disposto a perdonare Nedda ma proprio in quel momento lei tira fuori lo sdegno e la rabbia nei suoi confronti».
«Avrà un’atmosfera visionaria - aggiunge il regista Salvo Dolce facendo riferimento all’opera di Mascagni -. Mi sono molto soffermato sulle suggestioni musicali di ogni singolo quadro. Il pubblico vedrà un'eleganza siciliana antica ma non rurale».
«Sarà una “Cavalleria rusticana” molto danzata - anticipa la coreografa Stefania Cotroneo - a differenza di come concepito più classicamente. Il pubblico si stupirà nel vedere sedie simulare cavalli o giacche prendere vita. In generale abbiamo lavorato alla messa in scena di una sorta di danza teatro, mentre per “Pagliacci” lo sviluppo coreografico è improntato su acrobazie ed effetti speciali ad opera di personaggi fantastici».