Sonital Club 2.0: teatro immersivo tra grottesco, musica e riflessione sociale
All'auditorium Don Bosco di scena la pièce scritta e diretta da Francesco Mazzullo
Gli applausi del pubblico presente all’auditorium Don Bosco di Catania hanno sancito il successo di “Sonital club 2.0” scritto e diretto da Francesco Mazzullo, attore e regista nonché art director del Teatro dell’Accademia di Catania.
Lo spettacolo andato in scena ha mostrato un teatro nuovo che associa il grottesco, brani eseguiti dal vivo , coreografie, danze e musiche che si intrecciano per dare vita ad un racconto surreale, umano, vibrante che diverte, provoca e invita alla riflessione, smuovendo le coscienze. Ambientato in un club immaginario una sorta di “luogo” “non luogo”, sospeso tra realtà e parodia. Qui ogni personaggio apparso in ogni storia è diventato metafora vivente di contraddizioni, specie quelle della nostra contemporaneità. «Il club – spiega il maestro Mazzullo- diventa uno specchio deformante, ironico, ma sorprendentemente autentico delle dinamiche sociali e personali che attraversano il nostro tempo, con particolare riferimento ai temi della parità di genere, dei pregiudizi e delle discriminazioni ancora radicate nella società. Fondamentale è la tecnica del “metateatro” che permette di conoscere l’interiorità dei personaggi, carpire i segreti delle proprie anime in un continuum tra colpi di scena che determinano ribaltamento di ruoli e prospettive e annuncio di nuove verità. Comicità spinta ai limiti del surreale, ritmo narrativo variegato e coerente e partecipazione del pubblico».
Determinante per il successo di questo spettacolo di grande originalità l’apporto del cast, costituito da performer del Teatro dell’Accademia: Maria Rosaria Russo, Oliviero Andrea Zega, Alessandra Argento, Davide Gullo, Aurora Di Stefano, Silvia Emmi, Matteo Vita, Asia Barbera, Egidio Punzio, Frida Pappalardo ed Elaine Wolma . Versatilità e capacità di passare con disinvoltura dalla recitazione al canto , dal canto alla danza e alla comicità fisica, questi gli elementi caratterizzanti di questi attori , cantanti, musicisti, ballerini , danzatori che sono riusciti a trasformare il palcoscenico in uno spazio «dinamico, vivo e immersivo» ha aggiunto il maestro Mazzullo – e ha continuato - «Uno degli elementi distintivi dello spettacolo è stata l’introduzione di brani eseguiti dal vivo, pensati per interagire in modo diretto con le emozioni dei personaggi e con il ritmo delle scene e integrando le coreografie nella narrazione in modo organico. Tutto cio ha contribuito a catturare il pubblico che ne è rimasto piacevolmente copnvolto , perché ha toccato le sue corde emozionali dandogli stimoli visivi e intellettuali».
Enza Barbagallo