Studio Battaglia, le avvocate divorziste in una serie Rai

Di Redazione / 09 Marzo 2022

ROMA, 09 MAR – Una saga sulle famiglie di oggi:
Studio Battaglia è un legal dramedy che ci farà osservare le
relazioni sentimentali da uno spioncino particolare, lo studio
dell’avvocato divorzista. Qui di avvocate ne abbiamo tante e
sono le migliori di Milano: a partire da Anna Battaglia Barbara
Bobulova, che lascia il prestigioso Studio Battaglia della madre
Marina (Lunetta Savino) per un nuovo incarico allo Studio
Zander.
Dal 15 marzo arriva su Rai1 Studio Battaglia, adattamento di
The Split della Bbc. Scritta da Lisa Nur Sultan (candidata ai
David di Donatello e vincitrice dei Globi d’Oro per Sulla mia
pelle) e diretta da Simone Spada (Hotel Gagarin, Rocco
Schiavone), è divisa in 4 prime serate. La serie è costruita
intorno alle quattro protagoniste di età diverse, dai venti ai
sessant’anni: Marina Battaglia (Savino), tostissima, a capo di
uno degli studi matrimonialisti più importanti di Milano, dove
lavora anche la sua secondogenita (Miriam Dalmazio) e la piccola
di casa (Occhionero). Donne in carriera, madri, figlie, mogli, a
loro volta, tutte decisamente calate nel loro, e nel nostro,
presente. Ci sono anche l’ex marito di Marina (Massimo Ghini)
torna all’improvviso dopo vent’anni, il collega e ex di Nina
(Giorgio Marchesi) e suo marito (Thomas Trabacchi). Nel corso
delle quattro puntate lo studio legale si ritrova ad affrontare,
con professionalità e sensibilità, casi legati alla cronaca e
all’attualità, come divorzi, affidamento dei figli e l’eredità
digitale. Il lavoro si intreccerà con le loro vicende familiari
e sentimentali.
Dice Lunetta Savino: “Questo di Marina Battaglia è un
personaggio piacevolmente scorretto. La tv, a differenza del
cinema, offre la possibilità di ruoli più complessi. Marina ha
un rapporto sentimentale con le sue figlie molto ben mascherato.
La sua scorrettezza, questo suo cinismo, mi ha affascinato
moltissimo, non è una madre tradizionale, vuole essere chiamata
avvocato. E’ stato un piacere grande interpretarlo”. Sottolinea
Bobulova: “Quando si tratta di un remake c’è un confronto, e il
confronto rende la vita un po’ difficile a noi attori”. Carla
Signoris: “Il mio personaggio ha mille sfaccettature. Parte come
una poveretta, ma ha la capacità di rialzarsi”.

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