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Teatro Stabile di Catania, un balzo da gigante: dal 17° al 4° posto nazionale

In due anni l’ente ha scalato la classifica del Ministero, diventando il primo tra quelli del Sud

Ombretta Grasso

04 Agosto 2023, 13:46

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Un balzo prodigioso che mette entusiasmo per il futuro. Il Teatro Stabile di Catania passa dal 17esimo al quarto posto in due anni nella graduatoria del Ministero. «Abbiamo scalato la classifica dei Tric, i Teatri di rilevante interesse culturale - racconta con orgoglio Luca De Fusco, direttore artistico dello Stabile catanese - Partendo dal penultimo posto siamo arrivati dietro ai teatri Elfo Puccini, Franco Parenti e Stabile di Brescia: siamo il primo Tric a Sud della Lombardia. Abbiamo superato, ma lo dico con profondo affetto, anche i cugini del Teatro Biondo Stabile di Palermo. In genere le oscillazioni sono di un punto o di mezzo punto, noi siamo cresciuti di oltre tre punti, una performance abbastanza straordinaria».

Un traguardo importante che risolleva le sorti di un teatro per troppo tempo in agonia. «Diciamo la verità - ammette De Fusco - ci sono problemi strutturali che restano: la nostra è una sede difficile, anche se l’abbiamo rimodernata, e c’è il forte handicap di un mutuo di 500 mila euro da pagare, un’enorme palla al piede. Siamo intervenuti dove potevamo: ottenendo un punteggio di 4 su 5 sulla direzione artistica e di 5 su 5 sulla qualità del progetto artistico. Le nostre produzioni, la ripresa di di “Così è se vi pare”, e di “Come tu mi vuoi” e il debutto a Pompei di “Nozze di sangue” con Lina Sastri, regia di Lluis Pasqual, oltre all’attività alla Sala futura e al progetto Sciascia, sono stati giudicati con il massimo dei voti. I due testi di Pirandello, “Nozze di sangue” e “Anna Karenina” nella prossima stagione saranno in tournée nei grandi teatri di Roma e Milano».

Sovvenzioni

Un punteggio che si traduce in un aumento di sovvenzioni di oltre 100mila euro. «Tutto questo è potuto accadere grazie al sostegno degli assessori regionali Messina, poi Amata e Falcone dai quali abbiamo avuto aumenti considerevoli fino a un milione di euro che ci hanno portato, come sovvenzioni, alla pari del Biondo. E ci hanno consentito progetti più ambiziosi». Una crescita nata anche dalle alleanze. «Per “Nozze di sangue” abbiamo messo insieme i Teatri nazionali di Torino e Napoli, e il Biondo di Palermo - aggiunge De Fusco - Credo molto nelle alleanze. Credo che l’unione faccia la forza e che sia meglio produrre al 30% tre spettacoli piuttosto che al 100% uno solo».

Crescono anche i fondi: dalla Regione arrivano circa 2 milioni e mezzo, dal Comune 150 mila euro, «non è colpa di nessuno, i sindaci sono incatenati al dissesto», dalla città metropolitana 200mila euro. «Con il nuovo primo cittadino Enrico Trantino stiamo studiando un progetto specifico per l’area metropolitana - anticipa De Fusco - Stiamo stabilendo un rapporto proficuo a partire dal premio “Le maschere del teatro” che quest’anno si svolgerà all’aperto, in piazza Università. E in un momento in cui Catania è agli onori della cronaca per fatti negativi penso sia un’ottima cosa far vedere a circa un milione di telespettatori , che in media seguono la cerimonia, quanto è bello il centro storico della città».

Fondi europei

Si studia intanto come accedere ai fondi europei «un peccato non poter usare una quantità rilevante di denaro per ostacoli burocratici», magari coinvolgendo altri enti teatrali, «non solo Palermo ma Messina e Agrigento». E anche il pubblico continua ad aumentare. «La nuova campagna abbonamenti è quasi del 50% superiore alla stessa data dell’anno scorso».

Grande soddisfazione

De Fusco non nasconde la soddisfazione. «Siamo ufficialmente usciti dalla pura sopravvivenza - sottolinea - in un momento in cui ci si dispiace dei tanti problemi della nostra città, essere tornati a essere il più importante teatro meridionale è una consolazione». Il segreto? «E’ la passione mia, del Consiglio d’amministrazione, della presidente Rita Gari, di tutti i lavoratori. Quando sono arrivato, tanti mi dissero che ero pazzo ad accettare, che il teatro stava per chiudere. Siamo più tosti e tenaci di quel che sembra. Lo Stabile è il teatro di Pirandello e di Turi Ferro, ha una lunga tradizione, e vederlo scalare così velocemente i posti in classifica è veramente una grande soddisfazione. Finalmente Catania torna all’antico prestigio».