Spettacoli
Ucraina: Oliviero Toscani, si può pensare solo alla benzina?
La guerra lo preoccupa, fotografia memoria storica
ROMA, 26 FEB – “Finché non ci sarà una libera circolazione delle genti non saremo civili”, tuona appassionato Oliviero Toscani in un’intervista all’ANSA – in occasione dei suoi 80 anni, che compie il 28 febbraio – pensando a tutta la strada che c’è ancora da fare, al mondo “che diventa sempre più elitario con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri”. Fino all’Ucraina e all’orrore di una guerra che lo angoscia e lo preoccupa, che ne scatena la rabbia (“tutti preoccupati solo del prezzo della benzina che cresce, ma è possibile?”) ma che forse è l’unica cosa che oggi non avrebbe voglia di andare a raccontare: “fare il fotografo di guerra in modo creativo non è più possibile”, sbotta, “non devi più inventare niente”. Eppure il legame tra fotografia e storia è strettissimo, ti fa notare impetuoso, perché la fotografia oggi può essere arte “ben più delle tante opere del contemporaneo che affollano le gallerie”. Ma di più, incalza, “E’ la memoria storica del mondo”.