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Zafferana scopre il "Centro di gravità permanente"

Enza Barbagallo

31 Agosto 2025, 00:21

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Successo per la prima dello spettacolo “Centro di gravità permanente”, uno degli eventi piu attesi della kermesse “Etna in scena” che è stato accolto con grande entusiasmo dal pubblico di Zafferana Etnea. Il merito va a Fabio Abate, non a caso  definito “cantattore” da Fiorello, perché ha saputo non solo ideare e organizzare uno spettacolo tributo al grande maestro, ma lui stesso assieme a un  gruppo nutrito di artisti ne  ha interpretato  le mille sfaccettature dando vita ad un tributo potente e raffinato. Uno spettacolo che ha creato magiche atmosfere sospese  tra suoni, riflessioni, racconti e performances intrise di spiritualità, energia, bellezza. Un viaggio  alla ricerca di quel “Centro di gravità permanente “ che tutti cercano e che per questo unisce tutte le generazioni. Uno spettacolo sotto le stelle dell’Etna, acceso e reso emozionante dall’intensa capacità da parte di tutti gli artisti di far rivivere l’universo  del grande maestro e farne una vera rievocazione. Tutti insieme: guest, narratori, danzatori, effetti visivi , musicisti  per far rivivere un grande maestro  per un pubblico caloroso ed emozionato sensibile a questa atmosfera magica e suggestiva. A creare la magia oltre a Fabio Abate, le voci narranti di Luciano Leotta e Maria Grazia Cavallaro, l’orchestra Ethos diretta dal maestro Daniele Zappalà, i suoni elettronici delle tastiere, dei sintetizzatori  della band” Vivo” costituita da Giuseppe Musumeci, Ernesto Randone; le special guest: Salvo Abate alle tastiere,Valeria Vitale al sassofono, il soprano Lusine Tishinyan; i danzatori Roberta Grasso e Davide Cordaro; le coreografie  delle danzatrici di “Circle Visionnaire”. Applauditissima la scaletta  con brani  a partire da “Shock in my  town” , “Il ballo del potere”, ”Voglio vederti danzare”, ”L’addio”, ”Strade parallele”, ”Gli uccelli”, “La stagione dell’amore”, “l’era del cinghiale bianco”, “Summer in a solitary beach”, ”No time  no space”, “E ti vengo a cercare”, “La cura”, “Centro di gravità permanente”, “Cuccuruccu”, ”Stranizza d’amuri” e altri brani tra cui “Isa li manu” scritto da Fabio Abate  che aveva ricevuto il plauso del maestro Battiato.