Acireale calcio nel caos, caccia all'aggressore di Peppe Savanarola e domenica può saltare Coppa
I granata in caduta libera: è il peggiore inizio di campionato da quando gli acesi sono tornati in serie D
Il silenzio è assordante. La dirigenza dell’Acireale resta a bocca chiusa dopo la sconfitta contro il Messina di mercoledì a pranzo. Ma mercoledì non è stata persa solo una partita. Hanno perso tutti. Aldilà degli aspetti tecnici, delle 4 sconfitte su 5 gare che rappresentano il peggior inizio della storia dell’Acireale, a far notizia è l’aggressione perpetrata ai danni di Giuseppe Savanarola, ex bandiera e capitano dell’Acireale, e oggi vice allenatore del Messina. Savanarola stava abbandonando il campo dopo la vittoria della squadra per cui sta lavorando, il Messina, ed è stato steso in mezzo al campo con un cazzotto.
Le immagini sono al vaglio degli inquirenti, ancora non è chiara la dinamica e l’autore del cazzotto perché in quegli istanti si era creato un capannello di circa 20 persone intorno a Savanarola. Intanto registriamo la presa di posizione del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo che era presente sugli spalti dell’Aci e Galatea per godersi un pomeriggio di bel calcio, e che invece è rimasto deluso da quanto ha visto. «Ieri sono stato allo stadio a vedere la mia prima partita della stagione calcistica dell’Acireale Calcio. Non entro nel merito dei valori tecnici, della pessima sconfitta in casa da parte della nostra squadra. Non spetta a me! Scrivo perché ancora una volta ho visto scene che fanno male al Calcio, che danneggiano lo Sport e allontanano tutti noi dalle Domeniche allo Stadio, una partita di calcio dovrebbe farci tifare serenamente, stare assieme, gioire o piangere per il risultato della nostra squadra del cuore. Scrivo queste poche righe perché amareggiato da ciò che oramai ogni Domenica succede in campo e fuori. Condanno con forza questi atteggiamenti e azioni che alla pari degli episodi accaduti sotto casa del Presidente danneggiano l’immagine della nostra Città e la nostra storia sportiva. Spero che l’intelligenza umana e la ragionevolezza non vengano continuamente surclassati e calpestati dall’istinto e dalla rabbia, ciò significherebbe minare continuamente l’ordine pubblico durante una semplice partita di calcio. Non si può accettare quanto accaduto a fine partita, invito pertanto la Società Sportiva ad una seria riflessione affinché questi accadimenti non si ripetano più durante la stagione sportiva».