Calcio Catania, il mediano Zammarini: «Ripartiamo con tutte le intenzioni di offrire il meglio»
«Questa città merita di più. Lotteremo per piazzarci ben oltre il decimo posto»
Un punto fermo perché il rendimento di Roberto Zammarini è stato sempre regolare. Il Catania in mediana si affida spesso a uno dei motori di una squadra destinata a cambiare per crescere. Ma Zammarini rimarrà alla base, sia che Lucarelli opti pe il centrocampo a due, sia che riprenda il 4-3-3.
Nonostante la concorrenza lei, Zammarini, ha giocato tutte le gare da titolare tranne due: si aspettava un percorso personale così importante?
«Ero cosciente che accettando una piazza così ambiziosa come Catania la concorrenza sarebbe stata notevole, ma sono contento per aver giocato tante gare e spero di continuare così».
La fascia di capitano indossata a Benevento e contro il Giugliano: anche questo è un riconoscimento che immaginiamo la gratifichi.
«Sicuramente avere indossato la fascia è stata un'emozione unica in una realtà così importante. Ed è stato inaspettato per questo è stato ancora più bello».
In dieci giorni ha segnato in coppa al Pescara e in campionato a Benevento: un segnale di crescita ma anche una soddisfazione personale doppia.
La pausa arriva dopo un successo pesante fuori casa: servirà per la rincorsa in campionato?
«Sicuramente la pausa arriva al momento giusto dopo un successo fuori casa contro una squadra molto forte. Questa vittoria deve darci uno slancio per la ripresa del campionato. Il successo di Benevento deve farci vedere il futuro con maggior ottimismo».
Cos'è mancato al Catania durante la prima parte della stagione?
«Un po' di fortuna, la continuità soprattutto. Ci sono stati episodi sfavorevoli, ma abbiamo alternato prestazioni ottime ad alcune prove meno positive. Ci sono mancati risultati, ma adesso riprendiamo a pensare alla gara di Crotone».
In campionato la rimonta dove vi potrà portare?
«Non siamo da decimo posto, da qui alla fine dobbiamo cercare di conquistare più punti per fare i conti alla fine della stagione regolare».
La Juve Stabia è orma irraggiungibile? Ci sono altre concorrenti per il primo posto?
«I campani stanno disputando un campionato strepitoso, ma noi in questo momento dobbiamo guardare gara dopo gara anche per il valore di altre squadre come Avellino e Benevento».
Differenze tecniche tra Quaini e Zanellato che lei ha affiancato in mediana.
«Mi sono trovato a mio agio in ogni caso. Loro sono più capaci di impostare il gioco e io tendo a sganciarmi».
La mediana a due, a tre e il centrocampo a cinque: come cambia il suo modo di giocare?
«Nella soluzione con due mediani resto più bloccato, col centrocampo a tre posso inserirmi di più com'è capitato nell'ultima gara. Il tecnico ci lascia libertà di inserimento quando si creano i presupposti».
Alla ripresa della stagione vi toccherà il Crotone, il 24 la Coppa. Quanto sono importanti questi impegni e se ce n'è uno più importante rispetto all'altro?
«Sono due gare importanti, non c'è una che diventa più importante dell'altra. Le dovremo affrontare con la stessa mentalità vincente. In Coppa abbiamo dimostrato un livello importante, in campionato dovremo ripetere la stessa intensità».
Il rapporto dialettico e tecnico con Lucarelli.
«Un'intesa perfetta, spero di continuare su questo piano».
Un proposito suo personale per il 2024 e un'impressione sul tifo che ha incontrato qui a Catania.
«Spero di continuare ad aiutare la squadra, crescere in classifica per portare il Catania nelle categorie che merita. I tifosi rendono Catania una piazza unica anche nelle gare fuori casa. Quando ho fatto gol contro il Pescara, sentire gridare il nome da tutto lo stadio mi ha fatto emozionare».