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Calcio, per il Catania sabato al Massimino la spinta di 10.000 cuori

Di Giovanni Finocchiaro |

Quella che precede Catania-Vibonese sarà l’ultima settimana normale. Poi la squadra rossazzurra giocherà a ritmo continuo, frenetico. Senza sosta. Dieci partite in quaranta giorni e se questo, come sembra, sarà un record dobbiamo ancora una volta ringraziare Lega, Figc, candidati presunti e politici reali ma anche molto spaesati o, peggio ancora, finti tonti perché in realtà fanno i propri porci comodi.

Dopo il successo sul Rende, nell’ambiente rossazzurro, inteso come squadra, c’è più serenità, più ottimismo. Una partita vinta fa poco testo, ma era importante cominciare in un certo modo, anche per non dare adito a sorrisi e sorrisini da parte di chi ha lasciato il Catania marcire in Serie C, pur di imporre una regola che non costituzionale ha lasciato a 19 il campionato cadetto. In ogni caso, si torna alla realtà di un calcio sporco e ipocrita, ma se guardiamo alle partite, ecco che il confronto con la Vibonese, in programma sabato pomeriggio (18,30 il via) diventa la prima festa al Massimino per chi è orgoglioso del Catania e della propria maglia. Per chi è sempre al fianco del gruppo e non vuole darla vinta al destino disegnato da mano infelice.E, allora, grande attesa, con i tifosi che stanno organizzando una sorta di rientro festoso. Dalle maglie nere a quelle colorate, dagli striscioni con i colori del Catania alle coreografie che vanno a sostegno. Insomma, si mettono a punto gli ultimi dettagli. Allo stadio ci saranno 10 mila persone, almeno. La prevendita procede, gli abbonati sono quasi 6.500, oltre mille in più rispetto alla stagione scorsa, dopo quattro annate in Serie C, campionato in corso compreso, il Catania deve assolutamente vincere e si ritroverà una concorrenza duplice: le avversarie che sono già rodate e che avranno un cammino ordinario, la Figc e la Lega che l’hanno combinata grossa, insieme con gli organi decisionali, e hanno confezionato un calendario davvero proibitivo per la squadra etnea, viste le date, le trasferte e i recuperi delle prime tre giornate. Senza considerare Coppa Italia Vip e Coppa normale.

Ma a Catania ormai si vive anche sull’onda dell’orgoglio, della difficoltà da superare a tutti i costi. E, allora, l’esordio al Massimino deve coincidere con una vittoria. L’avversario è la Vibonese del presidente Pippo Caffo, un personaggio ormai noto ai tifosi etnei che ha il Catania nel cuore, ma dirige il club calabrese. Per lui sarà un derby, per i rossazzurri una partita scomoda. Avere tutto da perdere, in match così rognosi, non è un particolare comodo. Ma se dovesse emergere subito il tasso tecnico tra i due club, allora non ci sarà partita.

Rende è stato un ottimo inizio, la Coppa Italia un rodaggio poi staccato dal contesto del campionato per via dell’inizio della Serie C ritardato di oltre un mese. Ma il Catania fino a oggi ha sempre risposto. Tutte vittorie, tra campionato e Coppa, due soli gol beccati, dieci gol messi a segno nelle partite ufficiali. Se queste sono le cifre di un possibile dominio, allora siamo in linea con le aspettative del pubblico.

Ci si dovrà confrontare presto con Casertana, Siracusa in casa, Catanzaro, ma anche duellare con il tempo che non sarà fedele alleato di un Sottil costretto a organizzare gli allenamenti tra un viaggio e l’altro, tra un recupero del match e la vigilia del successivo. Tutto in poche ore, tutto con la lucidità che il caso richiede. Se è vero che il Catania visto a Rende ha avuto anche la lucidità necessaria per ricostruire la trama di una partita che sembrava compromessa, allora ecco che al Massimino la spinta di 10 mila persone potrebbe far pendere l’ago della bilancia a favore di Biagianti e compagni. Con buona pace di chi ha organizzato questa estate scandalosa, penalizzando Catania e le altre città che meritavano la Serie B.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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