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Catania Fc: dentro il “cerchio magico” di mister Lucarelli fra gioco, gol e risultato

Il tecnico livornese con cinque allenamenti a disposizione, ha in parte trasformato la squadra: ecco come

Di Giovanni Finocchiaro |

Le buone abitudini del compagno Cristiano hanno portato a Catania e al Catania una ventata di ottimismo che sembrava essersi smarrito tra difficoltà e sconfitte in un cammino a strappi, privo di continuità. L’esordio con vittoria è un segno che ha bisogno di conferme, ma – come ha detto lo stesso Lucarelli nel dopogara contro la Turris – una partita vinta così è “educativa per giocatori, società, tecnico, ambiente. Se avessimo vinto 2-0 o 3-0 sarebbe stato forse talmente comodo da illudere. La Serie C, invece, è un campionato di sofferenza, lotta, difficoltà da gestire e rimonte”.

Il giorno dopo, Lucarelli si è risvegliato a Livorno. Qualche ora di relax – ma come dimenticare i 90 minuti del Massimino – e domani alle 6 sarà di nuovo sull’aereo che lo riporterà in Sicilia. Da ieri l’altro, i suo telefonino è intasato di messaggi che arrivano da tutt’Italia: i complimenti, i filmati della sua rincorsa frenetica verso la curva dopo il gol di Bouah: “Mi hanno detto – ha dichiarato subito dopo la sfida – che sembravo Carletto Mazzone. Che onore”. In realtà ci sono molti particolari che lo avvicinano a uno dei luminari più schietti del nostro calcio. Un calcio romantico e concreto, un calcio d’altri tempi che in Serie C può anche starci.

Hombre verticàl

Lucarelli, con cinque allenamenti a disposizione, ha in parte trasformato la squadra puntando sul gioco in verticale piuttosto che sulla costruzione dal basso per vie orizzontali: “Ci sono partite in cui devi buttare avanti la palla e tentare di far gol. Ecco perchè ho spostato il vertice basso della mediana collocandolo molto più in alto”. Una spiegazione che è la chiave della partita e che potrebbe diventare l’atteggiamento della squadra da qui alla fine della stagione.

Altro particolare: scorrendo la formazione costruita da Cristiano, il Catania si è schierato con quasi tutti i presunti titolari che avrebbero dovuto dimostrare continuità. Lucarelli non lo dirà mai, aveva accennato che avrebbe cambiato poco perché di tempo non ne ha avuto molto per inventare o stravolgere. Ma, da buon lupo di calcio, ha messo tutti davanti a responsabilità ben precise: o cambiate atteggiamento o sono cavoli assolutamente vostri. C’è stata la reazione anche quando la squadra ha sbagliato qualcosa. Nessuno si è nascosto, ma ha riprovato il passaggio che in precedenza era stato errato, ha provato a far gol. Se Di Carmine avesse capitalizzato una delle due occasioni capitate nel primo tempo forse la gara avrebbe preso una piega diversa. Stesso discorso per le palle gol costruite da Mazzotta col fendente in area, nella ripresa, e da Marsura.

Emozioni

Il pubblico ha spinto e alla fine ha esultato. Belle le immagini dell’avvio di gara con Cristiano che entra in campo e viene applaudito a scena aperta: “Quella scena mi ha emozionato tanto, poi mi chiedono cos’ha Catania di speciale. Non lo spiego a parole, ci sono foto e immagini che fungono da supporto chiarissimo”. E, alla fine, la corsa spasmodica, sì, alla Mazzone, è un atto liberatorio, di grande impatto emotivo e mediatico, così come lo striscione della Nord che accoglie l’uomo del Bingo con un ideale abbraccio.

Il cerchio magico s’è ricomposto. Alla fine di ogni gara, se ricordate, Lucarelli ha sempre riunito la squadra al centro del campo per un rapido resoconto di quel che è accaduto poco prima. Anche questo gesto mancava. E servirà a compattare squadra e ambiente. Sa lavorare, a Catania, Lucarelli. La conferenza stampa di un’ora e mezza al momento della presentazione, quella di 52 minuti alla vigilia. Tempo esagerto? Sprecato? No, era giusto ricollocare i paletti al posto giusto per spiegare filosofia, atteggiamento, traguardi da raggiungere e idee che restano lucide, bellicose, reali. Adatte al girone meridionale di una C sempre più difficile da affrontare per chi si chiama Catania.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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