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Catania-Forte, ci siamo: Vallocchia e D’Ausilio gli obiettivi per il centrocampo

Doppia seduta di allenamento a Norcia. E intanto il mercato è in fermento

17 Luglio 2025, 11:38

norcia

In Umbria si fatica. Nel ritiro etneo si comincia a fare sul serio. Ieri doppia seduta per la truppa diretta da Mimmo Toscano. Test fisico e atletici di mattina e poi di pomeriggio allenamento spezzato in due. Palestra e poi riscaldamento e parte tecnico tattica in campo con tutti i giocatori coinvolti. Continua a parte del gruppo Francesco Forte, il giocatore ha svolto i test e poi è andato in palestra, in attesa di firmare l’accordo e essere ufficializzato. Ma la squadra ha trovato il tempo per partecipare a un evento istituzionale importante. L’Amministrazione di Norcia ha dato il benvenuto al club etneo, che ha scelto la città umbra per il proprio ritiro precampionato, augurando ai giocatori, allo staff tecnico e alla dirigenza rossazzurra un proficuo periodo di lavoro a Norcia in vista della prossima stagione. Una serata importante perché la città di Norcia come è noto è in ricostruzione dopo il terremoto che il 30 ottobre 2016 devastò questo pezzo di territorio italiano. Dunque il dg Zarbano ha tenuto particolarmente a condurre l’intera squadra dal sindaco, proprio per evidenziare questa vicinanza nei confronti della città e il rispetto che si deve ad una comunità che ha sofferto. Ma l’attenzione dei tifosi è rivolta al mercato e a quanto sta facendo e farà il ds etneo Ivano Pastore. D’altronde si sa che a luglio il calciomercato diventa un racconto sospeso tra sogno e strategia. È il tempo delle trattative segrete, degli incastri complessi, delle telefonate che durano ore. Il tempo in cui le promesse si affacciano sull’Etna, ma devono ancora trovare casa. E oggi, il Catania vive proprio quel momento.

In difesa, dopo le conferme dei migliori dell’anno scorso Raimo, Di Gennaro, Ierardi, Allegretto, Celli, Quaini e il ritorno di Silvestri, e gli arrivi di Pieraccini, Casasola e Donnarumma in quel reparto la squadra catanese dovrebbe essere a posto.
È però il centrocampo il vero nodo strategico di questo mercato. La trattativa per Galo Capomaggio sembrava in dirittura d’arrivo, ma si è scontrata con un ostacolo difficile da aggirare: la Salernitana ha fatto all-in e tagliato fuori i rossazzurri all’ultimo giro di tavolo. Adesso il Catania guarda con interesse ad Andrea Vallocchia, ma la Ternana si oppone con fermezza. I rossoverdi avrebbero offerto in alternativa Salvatore Aloi, ma il ds Pastore sta riflettendo anche su Federico Zuccon dell’Atalanta, classe 2003. Al momento la trattativa è ferma al palo.
Considerando le rescissioni imminenti di De Rose e Sturaro (di quest’ultimo parliamo nell’articolo a parte), i soli centrocampisti centrali realmente a disposizione oggi sono Di Tacchio, Luperini, Quaini (che è in lista anche come difensore) e Frisenna. Un reparto troppo corto, che attende almeno due innesti per tornare competitivo.
C’è invece abbondanza di mezze punte, di esterni d’attacco, di trequartisti e di fantasisti. Lunetta, Stoppa, Cicerelli (badate che se resta questo può rivelarsi un grande colpo) e Jimenez formano un reparto ricco e talentuoso. Ma se dovesse concretarsi l’arrivo di Giuseppe D’Ausilio dall’Avellino, allora potrebbe partire uno degli attuali interpreti. Il principale indiziato è Kaleb Jimenez, seguito con attenzione da Avellino e Reggiana. Sul fronte dei rientri dai prestiti, il Siracusa ha chiesto Chiarella e Bocic.
E poi c’è il reparto offensivo, croce e delizia di ogni sessione. Rolfini già parla da catanese, e Forte tra poche ore sarà rossazzurro, ma il nome più ricorrente in queste ore è quello di Leonardo Mancuso. Mancuso è una punta centrale che lo scorso anno in B ha realizzato 10 reti, quindi stiamo scrivendo di un calciatore di livello, ma da Mantova lo hanno dichiarato incedibile. Vedremo. Sul taccuino del ds Pastore c’è anche Christian Tommasini del Gubbio, autore di 9 reti nell’ultima stagione in C. Ma lo vuole anche il Ravenna. Piace anche Gabriele Gori dell’Avellino, ma non è ancora chiaro se si tratti di un interesse approfondito o di una semplice suggestione. Le trattative aperte sono molte, e tutte delicate. Ma il tempo scorre, e la dirigenza lo sa: il campionato si vince anche - e soprattutto - tra luglio e agosto, quando i gol non si segnano sul campo ma si firmano con la penna.