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Catania, il derby di Trapani è un esame play off: le mille insidie della partita del Provinciale

Una vittoria in casa dei granata darebbe a Quaini e compagni una spinta decisiva e un’autostima da trasferire alla fase spareggi

Giovanni Finocchiaro

30 Marzo 2025, 13:26

catania_calcio

La corsa ai play off passa dal derby di Trapani. Il Catania potrebbe ancora inseguire un quarto e quinto posto, ma non può concedersi pausa alcuna. A cinque giornate dalla fine (i rossazzurri disputeranno quattro gare, però, dovendo riposare perchè il Taranto è da tempo fuori dai giochi) la squadra di Toscano sembra avere - adesso sì - uomini a sufficienza e forza fisica per inanellare l’ottavo risultato utile di fila. Il pari servirebbe a poco, ma una vittoria al Provinciale darebbe a Quaini e compagni un’autostima da trasferire alla fase spareggi.

Servirà forzare le giocate, sbagliare il meno possibile, comprendere che ogni minuto da qui alla fine vale come una Champions. I tifosi considerano il Catania l’unica realtà e dunque si attendono il massimo a prescindere dalla categoria. Hanno spinto la squadra anche in tempi di magra assoluta. Oggi non ci saranno per il divieto di trasferta e allora il concetto giusto espresso da Toscano diventi il manifesto dei 90’ prossimi venturi: «Dobbiamo fare qualcosa in più anche per il pubblico che è stato ingiustamente fermato, visto che all’andata i sostenitori del Trapani erano al Massimino».

In casa trapanese il tecnico Torrente ritrova il Catania da avversario e vale la pena ricordare l’ultimo incrocio, ovvero la finale di Coppa Italia di Serie C vinta ai danni del Padova. Non un precedente qualunque, insomma. Ieri l’uomo che il patron Antonini ha messo seriamente in bilico - lo aveva invitato a dimettersi, si parlava già di un ritorno di Aronica, salvo poi concedergli l’ultima possibilità giusto col Catania - ha presentato così la partita: «Queste sono gare per giocatori con gli attributi. Noi festeggiamo anche i 120 anni del Trapani e vogliamo regalare una gioia ai tifosi ed a noi stessi». E ancora «I derby si vincono, non ha importanza come. Bisogna metterci il cuore, non sempre i favoriti vincono, quindi noi vogliamo fare una grande prestazione pur vivendo un momento non facile».

Le scelte

Le scelte sono ancora coperte da pretattica e, nel caso del Catania, da dubbi dettati dall'abbondanza. Una volta tanto. Dini in porta. In difesa Ierardi, Del Fabro e uno tra Allegretto e Anastasio. Perchè in mediana potrebbero agire Raimo, Quaini e uno tra De Rose e Di Tacchio, mentre l'esterno potrebbe essere Anastasio o – nel caso in cui dovesse essere arretrato in difesa – lo spazio verrebbe coperto da Lunetta. Nel gioco di incastri, Lunetta è anche candidato al ruolo di trequartista accanto a Jimenez per supportare Montalto, ex di turno e nativo di Erice che spera di vivere una giornata da protagonista. Alternative a Montalto? Il solito Lunetta come falso 9 o De Paoli. Prima chiamata per Andrea Rizzotti, difensore catanese classe 2008, capitano dell’under 17.

In casa Trapani il 3-5-2 di Torrente potrebbe schierarsi con Ujkaj tra i pali; Celiento, Malomo, Sabatino in difesa. A centrocampo da destra verso sinistra potrebbero agire Ciotti, Toscano, Carraro, Ruggiero, Piovanello. In attacco ecco la novità: accanto ad Anatriello potrebbe essere subito lanciato Kragl che è stato tesserato dopo che s'era svincolato dall'Andria per espresso desiderio del patron Antonini che ha tenuto conto della stagione mostruosa culminata con il salto in Serie C: 18 gol in 39 partite e per di più con 10 assist forniti ai compagni.

I granata hanno perso le ultime cinque gare, il Catania - come accennato - è reduce da sette risultati utili di fila: tre vittorie (Monopoli, Latina e Messina tutte in trasferta) e quattro pareggi (Altamura fuori, Casertana, Foggia e Crotone in casa). Tutto si azzera in un derby così delicato. Sarà una sfida tutta fisicità, pedate e qualche ideuzza tattica da mettere a frutto. I calci da fermo potrebbero determinare l’esito di un match tutto da scoprire.