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Catania, numeri da primato. E all’appello mancano ancora cinque tra i potenziali titolari

Il gruppo funziona. Un solo gol subìto (con una conclusione da lontano) da Bethers Toscano recupera Verna, Montalto, Jimenez, D’Andrea e avrà un De Rose più rodato

Di Giovanni Finocchiaro |

Un pareggio da custodire a futura memoria. Perché ci sono risultati, anche uno 0-0 interno, che fanno pensare in positivo. Il Catania ha archiviato la quarta partita incamerando dati che sono da vera capolista. Con alcuni distinguo che vale la pena sottolineare.Partiamo dalla difesa: l’unico gol subito da Bethers, su azione contro la Juve (fra l’altro una prodezza da fuori area) conferma come l’assetto rossazzurro nella fase di filtro sia ben rodato. E c’è un motivo. In ritiro Toscano ha potuto allenare maggiormente la batteria dei difensori, mentre in attacco aveva solo Popovic. Ha perso D’Andrea ben presto, ha accolto gli altri due centravanti (Montalto e Inglese) a fine mercato praticamente. E, allora, ecco che il lavoro nella fase di non possesso è stato impostato ben prima con gli attuali protagonisti. Ed è anche vero che in queste categorie il “primo non prenderle” funziona sempre ed è una legge non scritta che viene rispettata da chi ha davvero ambizioni. Il Catania si è dotato di uomini di affidamento sicuro e oggi può aspirare a fare sempre meglio.Altro elemento che può fare sorridere l’allenatore: fino a oggi il Catania è sceso in campo con un falso 9 (Lunetta) che ha meritato i gradi di titolare e potrebbe dunque rimanere in… zona come trequartista o tornare a giostrare da laterale. Soprattutto non ha ancora schierato a pieno regime Montalto, D’Andrea, Verna, Jimenez. Aggiungeranno, sicuramente, un potenziale superiore in mediana e in attacco. Aspettando Di Tacchio che è uno degli uomini chiave di un Catania che può cambiare schemi e protagonisti a volontà.

Un discorso a parte merita De Rose. Lo abbiamo intravisto contro la Juve dei giovani in emergenza. Ancora ieri l’altro in casa ha disputato il primo tempo da titolare e non era al meglio perché poi è uscito per un affaticamento. De Rose ha un bagaglio di esperienza e di tecnica che emergeranno gradualmente. Se un allenatore come Toscano lo ha voluto al suo fianco, significa che si fida e vede in lui una soluzione a centrocampo funzionale per il gioco del Catania.Il gruppo affronterà adesso tre gare di vitale importanza per mantenere ritmo alto e posizione in classifica: la sfida di Giugliano è una trasferta insidiosa, poi il doppio turno interno ravvicinato contro Cerignola e Monopoli. Nove punti in palio, ma non è la classifica che per ora osserva Toscano: «Ci stiamo conoscendo meglio, possiamo crescere, ma il punto contro il Monterosi è guadagnato, non lo considero un passo indietro. Al contrario, ho registrato progressi sotto ogni punto di vista. Dobbiamo fare meglio, quella è una costante che deve muovere il nostro lavoro quotidiano per tutta la stagione».Già il pensiero espresso sabato sera da “Cannibale” coincide con gli applausi che a fine gara sono stati tribunati alla squadra da parte di tutti i settori.

Sul pubblico abbiamo parlato nell’edizione di ieri, ribadiamo che la presenza dei 18 mila al Massimino è sempre oggetto di sottolineature a livello nazionale (la Gazzetta ha aperto la pagina della Serie C ieri con il titolone sul pubblico e non è la prima volta che lo fa) ma anche di segnalazioni che riceviamo perché la zona del Massimino si intasa fino all’inverosimile. Soffrono i residenti, ma anche i tifosi che arrivano dalla zona Nord della città e per raggiungere la tribuna B devono compiere il giro dell’intero stadio passando attraverso continue barriere. Così si impiegano ore. Poi bisognerebbe prendere esempio da chi va allo stadio sfruttando la metropolitana (la stazione di Cibali è comodissima) e in questo modo risparmia tempo e stress per parcheggiare l’auto.Quello dei tifosi che arrivano dalla zona nord della città è un caso che abbiamo segnalato più volte nella stagione passata, ma che non viene né risolto e neanche attenuato. Ne riparleremo ancora. Intanto giriamo a chi amministra la città e il traffico quest’ennesimo appello popolare.

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