Catania, ricorso al Tar per riaprire lo stadio. Grella: «Non è giusto che debba pagare la città»
La gara con il Sorrento si giocherà a porte chiuse per la decisione della Prefettura, maturata dopo gli incidenti verificatisi in occasione del match di Coppa Italia Serie C tra i rossazzurri e il Pescara
Il patron del Catania Calcio Pelligra con il vice presidente Grella
Il dispiacere e la delusione Vincenzo Grella le ha stampate chiaramente sul suo viso. Il vice presidente del Catania è amareggiato per la decisione che il club ha dovuto subire e che vieterà ai tifosi etnei l’ingresso allo stadio domani sera in occasione di Catania - Sorrento. La gara si giocherà a porte chiuse, come è noto per la decisione della Prefettura, maturata dopo gli incidenti verificatisi in occasione del match di Coppa Italia Serie C tra i rossazzurri e il Pescara. Per questo motivo il Catania ha deciso di presentare ricorso d’urgenza «finalizzato all’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, del provvedimento che dispone la disputa della gara Catania-Sorrento in assenza di spettatori». La natura del provvedimento viene ritenuta afflittiva e non di ordine pubblico. Secondo il club etneo, il provvedimento sarebbe inoltre spropositato e penalizzante per gli abbonati degli altri settori del “Massimino”.
L'attesa
A questo punto, bisogna attendere la decisione del Tribunale amministrativo regionale che potrebbe anche emanare una sospensiva del provvedimento e far giocare il match con il pubblico. «Ci dispiace tanto che paghi tutta la città per una cosa che è successa fuori dallo stadio dove il club può fare poco, anzi nulla - ha affermato -. Noi abbiamo fatto tutto quello che è stato richiesto spendendo tantissimo denaro per la sicurezza, somme, che in C solitamente non si spendono. Ci hanno chiesto nuovi tornelli e li abbiamo istallati, nuove telecamere e nuovi steward. Abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato richiesto. Non so se possiamo fare qualcosa di più, in quel caso vorrei saperlo così cercherei in tutti i modi di farlo».
Contro il Sorrento il Catania ha bisogno di punti. Credete nella rincorsa? Si può fare?
«È un nostro obiettivo risalire la classifica, sappiamo che non è facile, ci vorrà tanto coraggio e non avere paura ma rimediare con atti puntuali. Ad inizio stagione avevamo pensato a puntare ai primi tre posti considerando il livello della nostra rosa e credo che i punti a disposizione per risalire verso una zona che questo club merita ci siano. Ci sono state prestazioni che ci hanno deluso in questo avvio di stagione, a gennaio proveremo a integrare la rosa con alcuni giocatori».
La Coppa Italia potrebbe a questo punto diventare obiettivo prioritario?
«Non so se prioritario; a noi serve per dare delle opportunità a chi gioca meno in campionato, ci aiuta per valutare se sono calciatori all’altezza del Catania. Le vittorie in Coppa ci hanno dato energia positiva, l’imput del club al mister è stato di andare avanti in questa competizione perché a noi una coppa piacerebbe vincerla».
Il 2023 sta per concludersi, le andrebbe di fare un bilancio?
«Siamo molto carichi, vogliamo diventare grandi come la città di Catania. Non è facile. Non c’è una ricetta per evitare gli errori, noi dobbiamo avere il coraggio di rimediare e superare i tanti ostacoli che affronteremo. Ringrazio il presidente Pelligra per il tempo che dedica al club, in questo anno è venuto 15 volte dall’Australia. Vuol dire che sta investendo tempo e denaro su questo club con grandi sacrifici suoi e della sua famiglia. Da calciatore ero abituato a dare calci agli avversari ma stando accanto a Pelligra prendo più calci da lui di quanti ne ho subiti in carriera. La sua passione è contagiosa, noi arriveremo in alto. Non so quando, ma lo faremo, per poi restarci a lungo. Questo è il mio sogno e il motivo per cui mettiamo nel nostro lavoro forza e energia».
La squadra ha bisogno di essere rinforzata. Ci state già lavorando?
«Sicuramente qualcosa faremo, servono tante energie per portare avanti delle idee e non è sempre facile quando si deve ripartire. Gli interventi da fare a gennaio dovranno servire a creare quel valore aggiunto necessario per fare ancora meglio».