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Catania verso il derby col Messina: Rocca dietro Di Carmine?

Lucarelli insiste con una squadra d'attacco

Di Giovanni Finocchiaro |

Cristiano Lucarelli non le manda a dire. E durante la settimana di preparazione al confronto di Messina non ha mai portato come esempio né la classifica del Catania e – manco a dirlo – quella degli avversari. Il Messina che, prima vincere sul campo del Monterosi, era considerata una squadra in piena crisi (tanto che qualcuno aveva messo in discussione la panchina di Giacomino Modica) ha dimostrato nervi saldi e agonismo quanto basta in uno scontro diretto per risalire.

Agonismo puro

E, dunque, domani sarà una sfida da agonismo puro. Perchè si incrociano due siciliane, perchè il passato ha messo sempre di fronte le due realtà in momento delicati della stagione. Inutile rivangare la finale dei play off per la B del 2001, le due gare finite 1-1 e, al Celeste, 1-0 col il rigore decisivo di Sullo. Certo, i tifosi di casa ricordano con più trasporto il 2-0 maturato durante la stagione regolare con la doppietta del Re Leone, Alessandro Ambrosi.

Resta il 4-2-3-1?

Altri tempi. Il 4-2-3-1 che il tecnico toscano sta perfezionando potrebbe contenere nomi di chi ha già giocato con regolarità e profitto. Tutte le attenzioni sono rivolte da lunedì scorso al percorso di avvicinamento al match di Samuel Di Carmine. Il centravanti, che aveva saltato la sfida col Francavilla per un riacutizzarsi di un dolore ai flessori, domani ci sarà. Forse partirà anche da titolare nella lista degli undici. A supporto Rocca, ai lati gli altri trequartisti Chiricò e Marsura.Proprio Rocca, ospite di “Futura gol” su Trm, l’altro giorno ha certificato quello che è il pensiero di tutta la squadra: «Siamo reduci da quattro risultati utili consecutivi, non avevamo mai conquistato, in precedenza, due vittorie di seguito in campionato».Dunque il percorso continua nonostante il pari interno col Francavilla: «Se vuoi disputare un torneo di vertice – ancora Rocca sull’ultima gara disputata – queste partite le devi vincere. Considerando la prestazione è comunque un punto guadagnato, anche perché abbiamo recuperato in queste ultime partite lunghezze a Benevento ed Avellino. Mai fermarsi, bisogna continuare sulla strada intrapresa con questa mentalità».

Il destino del Catania

La partita deciderà una parte del destino del Catania, ma anche dei padroni di casa. Ecco perché Lucarelli vuole continuare ad attaccare, verticalizzando, aspettando anche le mosse del Messina, ma senza snaturare il proprio gioco. Ecco perchè la presenza di Di Carmine diventa importante nell’economia di un gioco che ha portato il bomber a segnare sei gol in 11 gare.Fino al 23 sarà lavoro e recupero di tanti giocatori che sembravano aver preso altre strade. Ma a gennaio il mercato porterà novità in casa rossazzurra. Inutile far mistero attorno alla voci che vorrebbero i dirigenti etnei sulle tracce dell’uruguaiano Cesar Falletti, 31 anni, fantasista che agisce dietro la punta centrale. Se così fosse, Rocca tornerebbe a fare il mediano. Falletti ha vissuto otto stagioni a Terni: dal 2013 al 2017 in B e sempre da titolare, poi – dopo i passaggi a Bologna, in B a Palermo e in Messico, al Tijuana – è rientrato in Umbria per altre quattro annate, compresa quella attuale. Nel 2020-21 con Lucarelli in panca, ha conquistato la promozione in Serie B segnando 17 reti.Un fedelissimo di Lucarelli che il Catania sta monitorando attentamente, anche se adesso tutta la parentesi mercato si chiude per dare spazio alla partita che non ammette distrazioni e men che meno divagazioni su presunte trattative. Se ne riparlerà durante la sosta, anche perchè la settimana lunga dei rossazzurri prevede pure il confronto di Coppa di mercoledì prossimo contro il Pescara di Zeman.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA