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Ciclismo: ranking UEC, Italia prima per gli ori

Bottino complessivo di medaglie e' 76, in classifica 6/o posto

Di Redazione |

ROMA, 22 AGO – Al termine dei campionati europei di Downhill e Paraciclismo, l’UEC (Unione europea di ciclismo) ha pubblicato il ranking europeo e il medagliere aggiornati. L’Italia, nel computo complessivo, risulta al primo posto per numero di medaglie d’oro conquistate (36) con un bottino complessivo di 76 medaglie. Seguono Germania (31 ori) e Francia (23). Per quanto riguarda il ranking, invece, l’Italia è al 6/o posto, col punteggio complessivo di 552 punti, alle spalle di Francia, Germania, Svizzera, Olanda e Repubblica Ceca. Nei ranking di specialità, vanno sottolineati il primo posto nel paraciclismo, il secondo posto nella pista e nel MTB e il quarto nella strada. Le classifiche tengono conto di tutti i campionati europei fino ad oggi disputati, dagli élite alle giovanili, dagli Europei pista di Grenchen a febbraio. Mancano ancora da disputare sei eventi continentali, tra i quali gli Europei strada a Drenthe, quelli Gravel in Belgio. L’ultima rassegna continentale sarà il ciclocross a Pont Chateau in Francia. Hanno contribuito al primo posto dell’Italia nel medagliere i successi degli U23 e Juniores sulla pista di Anadia, quelli al festival olimpico della gioventù europea (EYOF) e quelli del Paraciclismo a Rotterdam. Nel complesso il movimento ciclistico italiano si conferma ai primi posti d’Europa e nel mondo. Al termine della stagione scorsa, indiscutibilmente la migliore del ciclismo italiano per numero di successi conquistati, l’Italia terminò al sesto posto del ranking UEC e al terzo posto del medagliere, con 33 titoli continentali e un totale di 89 medaglie. Quest’anno, quando mancano ancora diversi eventi, si è già fatto meglio. “Quando mancano ancora alcune settimane di attività – ha commentato il presidente Dagnoni – abbiamo già raggiunto i livelli dello scorso anno. Tenuto conto che molti risultati sono venuti da settori importanti anche in ottica olimpica e paralimpica, e in settori nei quali negli anni passati eravamo completamente assenti, e da categorie giovanili, è la conferma che la qualità complessiva del nostro ciclismo è in crescita ed ha un futuro. Continuiamo a lavorare con serenità con la consapevolezza di essere sulla strada giusta.”

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