serie C
Gabriel Lunetta, l’amuleto del Catania: se in attacco c’è lui arriva la vittoria
Il suo ruolo è il centrocampista ma Toscano lo ha messo al centro dell'attacco contro Benevento e Monopoli e ha segnato sempre
Gabriel Lunetta di professione fa il centrocampista. Lo ha fatto per tutta la carriera, sin dagli esordi con le giovanili dell’Atalanta, ma a Catania con Mimmo Toscano il ragazzo di Milano con doppia nazionalità italiana e francese ha riscoperto la passione per il gol. In molti ricorderanno che alla prima giornata di campionato il tecnico etneo lo schierò da punta centrale, per destabilizzare i difensori del Benevento. E Gabriel eseguì il compito talmente bene, che Toscano lo ripropose da punta anche nella trasferta seguente, quella di Biella contro la Juventus Next Gen. Risultato: due partite e due successi per il Catania.
Poi Toscano ha dovuto pian piano cambiare strategia perché in rosa nel frattempo cominciarono ad arrivare gli attaccanti di ruolo come Inglese, Montalto e D’Andrea, ma l’impressione è che Lunetta in avanti si trovi fin troppo bene.
E sarà un caso, ma nei successi ottenuti dal Catania sia contro una delle favorite del girone come il Benevento che contro la capolista Monopoli c’è forte lo zampino di Lunetta. Contro il Benevento fu lui a sparare in porta la palla che poi venne respinta dal portiere ospite e che Carpani depositò in rete.Domenica sera nella delicata sfida alla prima della classe Monopoli, proprio Lunetta ha siglato la rete del successo. Un gol con un movimento da centravanti vero. Alla Pippo Inzaghi.
«Era una sfida delicata, da vincere a tutti i costi. Provenivamo da tre gare senza vittorie, e il match in notturna contro la prima della classe ci offriva un’opportunità troppo ghiotta. Volevamo approfittare per accorciare il gap con la vetta e ci siamo riusciti. È stata una prova di maturità».
Con quale stato d’animo siete entrati in campo domenica sera?
«C’era tanta tensione nell’aria, perché provenivamo da tre gare in cui non eravamo riusciti a vincere, ma abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Il pubblico ci ha dato una grossa mano nel mantenere l’1-0 fino all’ultimo secondo. Dovevamo vincere perché credevamo che quello potesse rappresentare uno snodo importante per la nostra stagione. Il Monopoli non era in vetta per caso».
Contro il Benevento Toscano l’ha schierata come punta, contro il Monopoli da esterno: cosa le viene meglio fare?
«Mi reputo un giocatore offensivo, più sono vicino alla porta e più mi trovo a mio agio. In questo momento la squadra ha bisogno che giochi un po’ più indietro e mi trovo bene pure lì. Tuttavia se devo scegliere preferisco giocare più avanti. Ammetto infatti che mi sono trovato bene anche giocando davanti, in attacco posso giocare ovunque ma pure da quinto. Non conta tanto il ruolo quanto l’approccio al match».
Lei se la meritava la rete, finalmente è arrivata. Ci spieghi cosa ha pensato durante quella lunga corsa che l’ha portata a festeggiare sotto la Curva Nord.
«Avevo ancora l’amaro in bocca dopo il gol annullato a Biella contro la Juventus Next Gen. Per questo domenica sera dopo il gol ho iniziato a correre come un matto. Nell’esultanza ho esternato tutta la rabbia che mi era rimasta addosso a seguito di quella rete non concessa contro i bianconeri. Ad ogni modo sapevo che questa marcatura sarebbe arrivata prima o poi. Sono felice che sia arrivata in casa e che sia servita a vincere contro una squadra molto attrezzata come il Monopoli».
A breve il tecnico Toscano potrà contare anche sugli infortunati. Molti infatti sembrano vicini al rientro. Dove può arrivare questo gruppo?
«Questa squadra ha ancora ampi margini di miglioramento. Sta a noi tirare fuori il potenziale, e dare il massimo. Siamo ancora all’inizio, serve tempo per poter dimostrare al meglio tutto il talento di cui questo gruppo dispone. Tuttavia questo Catania ha un’anima chiara e calciatori forti. Il gruppo ha a cuore le sorti del Catania, la rosa è composta da tutti professionisti che dedicano intere giornate alla causa rossazzurra».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA