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Mons. Renna “tifa” Catania e in un Massimino stracolmo arriva il San Luca

La visita al vescovo in attesa dello storico esordio nella serie dei dilettanti per i rossazzurri è già da record: quasi diecimila abbonati come i club di serie A. Ed è solo l'inizio  

Di Redazione |

Catania-San Luca (via alle 20,30, cancelli aperti alle 18,30 sarà una gara storica, quella di una nuova era. L'inizio di una possibile scalata verso le categorie perdute malamente o non riconquistate. Si gioca, ed è una notiziona. Si gioca con lo stadio stracolmo ed è una logica, meravigliosa conseguenza di un amore che i tifosi non hanno mai messo da parte di fronte alla prospettiva di sostenere una squadra rossazzurra, figlia della matricola 11700. C'è il Catania Ssd e le cifre sono da record assoluto per la D, ma anche cifre e numeri che molti club di B e qualcuno di A non ha mai raggiunto. Il lavoro del gruppo Pelligra è entrato dritto nel cuore dei tifosi: poche parole, i giusti movimenti sul mercato, una campagna tesseramento che ha riscosso consensi e adesioni. E ancora siamo solo all'inizio, ancora la squadra è confinata a  Ragalna. Ancora non ha giocato in casa e soltanto a Ragusa. I tifosi hanno vinto già. Diecimila abbonati chi li fa in Serie D? E in C? Chi riempie lo stadio alla prima uscita stagionale contro il rispettabile San Luca? Chi? Catania è una città che vive drammi economici, incassa scossoni politici di rara gravità, deve convivere con immondizia e malavita. Riesce a gestire il settore del turismo con la voglia e la prospettiva di migliorare offrendo il lato incantevole di sé stessa. Poi c'è il pallone. E di fronte alla prospettiva di successo il resto può andare al diavolo almeno per 90 minuti. Quelli di stasera.  

E in attesa del match di stasera al Massimino nel pomeriggio a Catania, in Arcivescovado, monsignor Luigi Renna ha accolto il presidente del Catania Rosario Pelligra, i dirigenti, i tecnici, lo staff medico e tutti i calciatori rossazzurri.

«Catania spera in un futuro diverso e questa speranza è affidata anche a voi – ha detto l’arcivescovo metropolita nel corso di un incontro prezioso ed emozionante per tutto il club – perché un calciatore ha una grande responsabilità sociale e per i giovani rappresenta un modello, in campo e fuori. L’umiltà vi renderà più forti. Vi faccio i miei migliori auguri».

Monsignor Renna ha donato poi un volume sulla Cattedrale di Catania al presidente Pelligra, che si è rivolto così alla squadra: «Ringraziamo il nostro arcivescovo per l’attenzione che ci dedica. Credere in Dio aiuta nella vita e nello sport. Il club e la città vi chiedono oggi di giocare sempre con onestà e con il cuore. Educazione ed esempi positivi dovranno sempre contraddistinguerci, perché noi rappresentiamo Catania e Catania merita di essere amata ed apprezzata nel mondo attraverso le sue espressioni migliori. Una squadra di calcio deve portare la gioia e l’orgoglio, in una comunità, unendo famiglie e amici allo stadio. Noi dobbiamo essere il gioiello della città, con i comportamenti anzitutto e con i risultati che deriveranno dall’impegno, dalla qualità e dalla correttezza».

A Monsignor Renna, in segno di gratitudine, il presidente ha consegnato una maglia del Catania personalizzata.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA