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Gattuso perde la sorella, il calcio si stringe attorno a Ringhio

Di Redazione |

NAPOLI – Una malattia contro cui ha lottato a lungo ma che alla fine l’ha sconfitta. Se n’è andata così Francesca Gattuso, la sorella dell’ex campione del mondo e oggi allenatore del Napoli, morta a soli 37 anni e che lascia il marito e un figlio di tre anni. Francesca era affetta da un male molto grave e aveva già avuto un malore lo scorso 20 febbraio quando il Napoli era impegnato a Genova contro la Sampdoria. Al termine della partita, vinta 4-2 dagli azzurri, Gattuso era stato avvertito e aveva subito lasciato lo stadio per raggiungere la sorella a Gallarate.

Particolarmente colpito anche il Milan, dove Francesca Gattuso ha lavorato per anni: «La famiglia Gattuso è e sarà sempre nel cuore del Milan. Il sorriso e la comunicativa di Francesca Gattuso, sorella del nostro campione e nostro ex allenatore Rino, lasceranno una traccia indelebile a Milanello e nei nostri cuori. Non passava giorno senza che il Centro sportivo rossonero non si informasse sulle sue condizioni di salute. Francesca ha lavorato per 14 anni nel Milan, con il Milan e per il Milan» si legge sul sito web ufficiale del club rossonero.

Gattuso ha lasciato subito Napoli stamattina ed è partito per Busto Arsizio, verso l’ospedale dove si è spenta la notte scorsa la sorella, che viveva a Gallarate ma era ormai in ospedale da febbraio. I due erano molto legati e Gattuso parla dell’infanzia con lei sul mare in Calabria anche nel suo libro autobiografico «Se uno nasce quadrato non muore tondo». Tutto il mondo del calcio oggi si è stretto intorno al tecnico azzurro a cominciare dal Napoli: «Ti siamo tutti vicini con il cuore caro Rino», si legge sul sito del Napoli in un cordoglio che unisce il presidente De Laurentiis e la sua famiglia ma anche i dirigenti, lo staff tecnico e la squadra. Messaggi di cordoglio anche dall’Inter che scrive: «Il Club e i tifosi nerazzurri abbracciano con grande affetto Gennaro Gattuso nel giorno della scomparsa della sorella Francesca», e da tanti altri club dove ha giocato come il Perugia e gli svizzeri del Sion, dove Gattuso ha concluso la sua carriera dal calciatore.

Vicini al dolore del tecnico anche Verona, Pescara, Udinese, Parma. «In campo eri abituato a non mollare e non lo farai nemmeno adesso in questo difficile momento», scrive la pagina ufficiale dell’Empoli, stringendosi a “Ringhio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA