26 dicembre 2025 - Aggiornato alle 09:15
×

Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico dell'Italia, ora è ufficiale

Sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, all'’Hotel Parco dei Principi a Roma

Redazione La Sicilia

15 Giugno 2025, 16:05

Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico dell'Italia, ora è ufficiale

Il campione del mondo 2006, Gennaro Gattuso, è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. La Figc cercava un tecnico che avesse caratteristiche precise: qualcuno che a settembre, in pochi allenamenti, riuscisse a riaccendere il gruppo, far capire l’importanza e il peso della maglia azzurra e centrare, anche con un senso di appartenenza che ha sempre contraddistinto la Nazionale, la qualificazione ai Mondiali 2026. Il presidente della Federazione Gabriele Gravina ha detto che non c'è più tempo da perdere ed è obbligatoria la qualificazione: con la grinta e l'esperienza di Gattuso l’Italia ci proverà. Il neo commissario tecnico sarà presentato giovedì 19 giugno, alle ore 11, all’Hotel Parco dei Principi a Roma.

Il 21° giocatore azzurro più presente di sempre

Gattuso è al 21° posto nella classifica degli Azzurri più presenti, è stato convocato 87 volte e ha giocato 73 partite, un giocatore attaccato alla maglia azzurra: “ho sofferto dopo essermene andato via di casa da giovane ma ogni volta che indossavo la maglia azzurra e c'era l’inno nazionale, ricordavo tutta la mia infanzia”, ha detto 'Ringhiò qualche tempo fa in un’intervista. Lui che ha vinto il mondiale di Germania nel 2006 ma che ha rischiato di perdere, saltando le prime due partite per infortunio: in un momento in cui i giocatori rifiutano la convocazione per problemi con il Ct o per infortuni più o meno gravi, Gattuso non avrebbe voluto saltare le sfide contro Ghana e Stati Uniti per una lesione al quadricipite della gamba destra. “Mi dispiace tantissimo non esserci, quando l’ho saputo volevo piangere. Per me saltare due gare è tantissimo, stare fuori e guardare i compagni senza avere la possibilità di poter dare una mano mi procura un grande dispiacere, anche se cercherò di essere positivo nei confronti del gruppo”, diceva l’ex centrocampista da Casa Azzurri durante il pre-Mondiale della squadra di Marcello Lippi, che non ha potuto lasciarlo fuori. Perché? “Mi lego al pullman con una corda e se mi cacciano vado lo stesso”, sottolineava Gattuso, che ha ora il compito di trasmettere al gruppo di giocatori l’importanza della qualificazione ai prossimi Mondiali ma soprattutto l’importanza della maglia della Nazionale italiana.

Il palmares da calciatore

Un conto è allenare una squadra di club e un conto è allenare una Nazionale. Lo hanno ripetuto come un mantra gli ex calciatori e allenatori italiani a proposito della scelta di affidarsi a un tecnico privo di grandi successi a livello di club, dove il Gattuso allenatore ha raccolto meno risultati positivi rispetto a quanti ne abbia raccolti da giocatore, anche perché ha avuto una carriera da grandissimo campione. Con il Milan, in cui ha registrato 468 presenze in 14 stagioni, ha vinto 10 trofei: 5 in Italia con 2 Scudetti, 2 Supercoppe italiane e 1 Coppa Italia e 5 internazionali con 2 Champions League, 2 Supercoppe Uefa e 1 Coppa del mondo per club.

La carriera da allenatore

La sua prima vita da calciatore, ricca di successi in cui è compreso anche un Europeo Under 21 nel 2000, termina dove comincia la sua seconda vita da allenatore, a Sion: il 25 febbraio 2013, il presidente del club svizzero nomina 'Ringhiò nuovo allenatore, ancora senza licenza Uefa Pro, per poi venire sollevato dopo quasi 3 mesi. Nel 2013 il ritorno in Italia dove allena prima il Palermo in serie B, venendo esonerato dopo 8 partite stagionali, e poi al Pisa dal 2015, questa volta in C, dove rimane due anni in cui riporta i toscani in cadetteria e li saluta all’ultimo posto con conseguente retrocessione dopo una stagione travagliata con molti problemi societari. Tra Sicilia e Toscana un passaggio all’Ofi Creta nella Serie A greca, dove rimane per 4 mesi e 17 partite, prima di dimettersi. Dopo l’esperienza pisana torna al Milan come allenatore della Primavera per poi essere promosso ad allenatore della prima squadra nel corso della stagione 2017/2018, conquistando la finale di Coppa Italia e la qualificazione all’Europa League grazie alla 7a piazza, chiudendo poi al 5° posto l'anno successivo.