Gennaro Gattuso si presenta: «Per la Nazionale tornare al mondiale è fondamentale»
Presentato il nuovo CT azzurro: «L'Italia deve essere una famiglia»
«Tornare al Mondiale per il nostro calcio è fondamentale: mi aspetta un lavoro difficile, ma di facile nella vita non c'è nulla». Sono state le prime parole di Gennaro Gattuso, nuovo ct dell’Italia, chiamato a sostituire Luciano Spalletti, esonerato dopo il pesante ko in Norvegia.
«Sento spesso dire che il nostro calcio non ha talanti: ma i giocatori ci sono, serve metterli nelle condizioni di dare il loro meglio. Per me è un sogno che si avvera. C'è poco da parlare, tanto da lavorare».
«Il concetto fondamentale per la mia Italia deve essere famiglia». ha aggiunto Gattuso - Ci serve ritrovare l'entusiasmo, e l’unità nei momenti difficili - ha aggiunto - Serve lo spirito di gruppo che è sempre stata la caratteristica dell’azzurro. Una speranza? No, andare al Mondiale per me è una convinzione. Abbiamo una squadra per farlo, ripeto, una squadra, non singoli». «La Russa? Non voglio fare alcuna polemica. Spero solo di fargli cambiare idea, di portare l'Italia al Mondiale per fargliela cambiare» ha detto il nuovo CT della Nazionale rispondendo al presidente del Senato: «Delusione per la finale Champions da parte sua? Nel 2005 l’ho vissuta anche io, col Liverpool, e assicuro che non ho dormito per diverso tempo».
«La maglia della nazionale pesa, ma la parola paura non deve esistere. Abbiamo la squadra per andare al mondiale. Ora serve riportare entusiasmo e la voglia di stare insieme ed essere uniti nei momenti difficili - ha aggiunto -. Ho chiaro in mente cosa fare, dobbiamo ritrovare l’entusiasmo. Non pensare in modo negativo. Chi viene a Coverciano dovrà venire con entusiasmo, essere una famiglia sarà la cosa più importante. Poi tecnica e tattica vengono dopo, ora serve tornare un gruppo. Io ho sentito in questi anni tante cose di me, tutti pensano al me calciatore, tutto cuore e grinta, ma io credo che da allenatore ho fatto giocare bene le mie squadre. Oggi un Gattuso che faceva casino in campo non lo metterei, vedo il calcio in modo differente da allenatore».