Il Catania vuole rialzarsi subito: a Trapani la prova di maturità
Quella di stasera (20,30) sarà una sfida tra gruppi che hanno un potenziale elevato sotto il profilo tattico, tecnico, ma anche dell'esperienza e delle ambizioni
Il tecnico Toscano
Un nuovo inizio dopo il raccolto davvero magro delle ultime due gare. Un cambiamento di mentalità che possa avvicinarsi a tutto ciò che il Catania aveva mostrato nelle tre sfide inaugurali del campionato. L'occasione di Trapani è una prova di maturità assoluta. Stavolta, sì, occorre guardare la classifica tenendo conto che, senza la penalità, i granata oggi sarebbero nelle zone altissime della graduatoria, a -4 dalla Salernitana capolista, un punto sopra la formazione rossazzurra.
Quella di stasera (20,30) sarà una sfida tra gruppi che hanno un potenziale elevato sotto il profilo tattico, tecnico, ma anche dell'esperienza e delle ambizioni. E, dunque, una volta di più guai ai vinti. Una partita tra conterranee che si guardano – considerando il rapporti tra tifoserie – senza astio ma con la giusta e doverosa concorrenza.
Quando il presidente Antonini, incassato il -8, dichiarava che avrebbe costruito un gruppo a vincere chi gli ha creduto? Oggi non solo ha cancellato la penalità, ma ha inanellato punti per risalire. Ed oggi la sua squadra esprime cifre quasi identiche a quelle del Catania: 11 gol fatti (12 quelli dei rossazzurri) appena 2 beccati (4 il Catania, tutti a Cosenza), zero sconfitte mentre la squadra di Toscano ha perso proprio in Calabria.
Al di là dei numeri i padroni di casa cercheranno subito di aggredire gli spazi come sono soliti fare. Il Catania? Subito dopo lo 0-0 con il Sorrento è stato Toscano ad ammettere (pretattica o anticipazioni) che avrebbe mutato qualcosa sia per gli incontri ravvicinati (domenica altra trasferta a Cerignola) sia per rivitalizzare il gioco negli ultimi venti metri: «I trequartisti devono ragionare da punte». E, allora, è possibile che Cicerelli possa agire più in avanti accanto a Forte o a Lunetta se la scelta del centrale offensivo dovesse ricadere su quest’ultimo, già autore di tre reti in cinque spezzoni sostenuti.
Se fosse 3-5-2 in mezzo potrebbe andare un creatore di gioco (Jimenez) o un uomo utile nelle due fasi come Quaini, con due interni ad assistere (Corbari e uno tra Di Tacchio o lo stesso Quaini in copertura) con Casasola e Celli esterni. Dietro, in caso di difesa a tre, potrebbe cambiare poco o nulla.
Le notizie trapelate ieri da Misterbianco, impianto usato perchè ha il terreno sintetico come quello di Trapani e come quello di Cerignola, rimettono Donnarumma tra i papabili. Titolare? Subentrante? L’esterno di centrocampo sta molto meglio. Così come sta meglio Caturano che però potrebbe ricevere una convocazione per la sfida in Puglia, domenica. Migliora D’Ausilio, mentre non sono vicinissimi al totale rientro D’Ausilio, Rolfini e Aloi, oltre ovviamente a Martic.
Il capitolo tifosi è ormai “scritto” da giorni. Non viaggeranno i sostenitori residenti a Catania e provincia, ma ci saranno ugualmente presenze rossazzurre. Immaginiamo i residenti al centro della Sicilia (c’è, per esempio il club Assoro) o in altre zone del Siracusano o del Ragusano. Il patron Antonini spera di vedere uno stadio stracolmo di pubblico, ma a dire il vero si è anche rammaricato per il mancato arrivo dei catanesi.
Coreografie e scambio di saluti rimandati a chissà quando, ma in campo i convenevoli saranno molti ma molti di meno. Il Trapani vuole continuare l’ascesa, il Catania deve riprendersi e in gran fretta. Il tecnico Domenico Toscano, al di là del rinnovo, sulla sfida si era espresso così: «Abbiamo qualche punto di ritardo sulla prima in classifica e dobbiamo accorciarlo, serve una partita importante nel tentativo di portare a casa i tre punti cercando di schierarci con la migliore squadra sul piano fisico e mentale».