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Il grande volley torna a Catania: la Farmitalia Saturnia va in SuperLega

Il patron Pulvirenti acquisirà il titolo dalla Callipo Vibo. Intesa coi vertici federali. In panchina resta il tecnico Waldo Kantor

Di Giovanni Finocchiaro |

Dopo 26 anni Catania si riappropria della massima categoria del volley. Ieri si chiamava A1, oggi SuperLega. Cambia poco perchè siamo all’apice di uno sport che in città ha una tradizione fatta di nomi importanti, di successi epici, di entusiasmo e passione travolgente.

La Farmitalia ha detto di sì e acquisirà il titolo lasciato libero dalla Tonno Callipo Vibo. In serata il patron Luigi Pulvirenti ha parlato ancora una volta con il presidente della Lega di A, Massimo Righi illustrando progetto, consistenza economica e strategia per far rientrare una città del Sud nel giro che conta.

Ore intense

Sono state ore intense, le ultime 48 per la società castellese. Riunioni no stop con dirigenti, sponsor e tecnici per valutare ogni aspetto. In serata, sciolta ogni riserva, la Farmitalia ha comunicato alla Lega l’intenzione di partecipare al campionato. Adesso seguiranno verifiche, consegne di documenti tra Vibo e Farmitalia Saturnia. Saranno certificati, nelle prossime ore, anche gli annunci ufficiali.

Ma, tanto per sgomberare il campo da ogni dubbio, la Lega è d’accordo, la trattativa è tra Vibo e Saturnia perchè i siciliani acquisiscano il titolo dalla Callipo. C’erano state altre ipotesi che circolavano ieri o ieri l’altro. Siena, per esempio, ha detto di no. Cuneo ripartirà dall’A2. Catania s’è detta pronta.

Il titolo di A2 maschile appena conquistato non andrà perduto. Sarà girato a un altro club. Pare ci siano più società pronte ad assicurarselo: Pineto e Macerata su tutti.

L’aspetto economico

Perchè si è giunti al “sì” alla SuperLega? Intanto è stato approfondito l’aspetto economico. Il patron Luigi Pulvirenti, che ieri non ha voluto rilasciare dichiarazioni (lo farà a giorni) ha “pesato” soprattutto l’aumento delle spese immediate e il piano per affrontare la massima serie. Serve, a occhio e croce, oltre un milione di euro (cifra messa in budget da altri club: a loro facciamo riferimento) per coprire ogni aspetto, ovvero dal mercato alle trasferte, dalle tasse da pagare all’attività di base. Insomma questa è la spesa. Determinante è stato l’apporto di Farmitalia e del dott. Scaccia che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo appoggiando pienamente il progetto SuperLega. Pare abbia aumentato in poche ore l’impegno economico fino a raggiungere, insieme con altri sponsor, la cifra necessaria per mettersi al sicuro e non improvvisare con il metodo spesso utilizzato altrove del “tanto poi i soldi li troviamo”. Invece Farmitalia Saturnia ha tutto sul tavolo.

Le ragioni

Perchè la SuperLega è stata proposta alla Farmitalia? C’è il riconoscimento del bacino d’utenza, il titolo resta al Sud, si recupera la piazza storica che manca dal vertice della pallavolo dal lontano 1997. Sì, sono trascorsi 26 anni: questi particolari hanno inciso sulla scelta della Lega.

La società ha dimostrato con il suo percorso in categorie inferiori – per ora – di avere solidità e credibilità. Ha mantenuto impegni organizzativi e tecnici.

L’ufficialità

L’ufficialità la Lega la darà dopo aver le firme sullo scambio di documenti tra Vibo e Saturnia. Il CdA della stessa Lega Volley ratificherà la decisione lunedì, al rientro della segreteria della stessa Lega. Dunque è tutto fatto, visto che Massimo Righi ha portato la proposta in CdA e nessuno si è opposto. Il patron Pulvirenti è rimasto in silenzio, ma dopo la promozione in A2, conquistata appena domenica scorsa aveva detto: «In tre anni vogliamo tentare di andare in SuperLega. E non è un capriccio personale, ma un percorso che la città merita e i tifosi desiderano. Questa è una terra in cui tradizione e passione devono avere spazio».

Le questioni tecniche

Si parlerà, ma in un secondo momento, di questione tecnica. Quello che emerge non trova conferma alcuna. Ma voci bene informate ci sussurrano che sulla panchina della Farmitalia dovrebbe restare il tecnico Waldo Kantor. Che, a sua volta, non parla. Adesso. Ma fino a ieri ha ribadito: «Lavorare di nuovo a Catania, da tecnico, è un sogno così come era un sogno aver giocato da regista vincendo il campionato di A2 nel 1985». La società pare intenzionata a ricollocarlo al centro del progetto tecnico. E i giocatori? Vibo sarebbe disposto a traghettare dalla Calabria fino all’ombra dell’Etna il regista Santiago Orduna, ex nazionale argentino, 8 stagioni di fila in SuperLega prima di approdare a Vibo dove aveva vinto il campionato di A2 qualche settimana fa.

Arriverebbero anche il libero Domenico Cavaccini, 5 stagioni in SuperLega, poi l’A2 a Vibo, così come il martello di posto 2 Paul Buchegger, austriaco che aveva giocato a Ravenna, Monza e Modena.Se tutto dovesse filare liscio a metà della prossima settimana i dirigenti della Farmitalia illustreranno tutto il progetto in un incontro pubblico. Le porte del PalaCatania si apriranno per far tornare i migliori specialisti della pallavolo italiana. Il sogno diventa una splendida realtà.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA