Il sogno Gela e gli "specialisti in promozioni"
Giocatori e tecnico "talismano" che da anni, in blocco, spostano campionati e garantiscono trionfi
Non chiamateli "talismani". Preferiscono definirsi “specialisti in promozioni”, e a guardare il loro straordinario palmarès, appare chiaro che non si tratta di semplice scaramanzia ma di un autentico marchio di fabbrica. L’ultima impresa, un capolavoro sportivo che ha infiammato lo stadio “Presti” di Gela, si inserisce perfettamente in questo contesto vincente e di grande esperienza.
Che ribaltone
Una finale di play off nazionale, contro il Canosa, che prometteva emozioni forti sin dal triplice fischio di andata: un pesante 0-2 subito in Puglia metteva la squadra di Gaspare Cacciola con le spalle al muro. Ribaltare quel risultato fuori casa era impresa ardua, sotto lo sguardo attento e carico di speranza di un pubblico infuocato e partecipe.
Il primo tempo e i primi trenta minuti della ripresa scorrevano senza modifiche al punteggio: 0-0, il silenzio teso e denso di aspettative. I biancoazzurri custodivano la loro occasione, affilavano le armi senza fretta, consapevoli che la sofferenza era parte del gioco. Quella stessa sofferenza che ha temprato i protagonisti in tantissime altre gare, e che si è rivelata nuovamente decisiva.
Poi, nell’arco di un minuto soltanto, è arrivato il "colpo del ko": la sinfonia firmata Savasta-Agudiak che ha scaraventato l’inerzia della partita dalla parte di Gela, riportando la gara in equilibrio dopo il doppio svantaggio accumulato all’andata.
L’esplosione di gioia e la carica emotiva hanno prodotto una spinta irresistibile, capace di trascinare la squadra a un ultimo assalto culminato con la rete del 3-0 al 90’, sigillo di un pomeriggio da incorniciare, un’apoteosi calcistica e sportiva.
Il blocco vincente
Il successo non è casuale: su questa finale pende l’esperienza messa in campo da un gruppo affiatato e temuto in tutta Italia. Un gruppo capeggiato dalla guida tecnica di Gaspare Cacciola, allenatore navigato e stratega vincente, reduce da promozioni di rilievo con Siracusa e Giarre. Accanto a lui, il fondamentale apporto di Lorenzo Mirabella e di Aldo Aiello, preparatore dei portieri che ha contribuito a fortificare un reparto chiave per ogni grande squadra.
Bomber di razza e... fama(e) calcistica
E poi ci sono i bomber, i veri eroi capaci di decidere le sorti delle partite nei momenti più delicati. Luca Savasta ha regalato una doppietta decisiva, portando avanti una mano fortunata già vista in altre promozioni con Biancavilla, Giarre e Siracusa. Ivan Agudiak, classe e peso dell’attacco, dimostra che i 40 anni non sono un limite: sette successi alle spalle, divisi tra Italia e Sudamerica, e sempre capace di incidere nelle gare decisive, come di recente a Caltanissetta.
L'"eterno" Privitera
Senza dimenticare il capitano Santo Privitera, colonna portante da anni, leader silenzioso ma imprescindibile che ha festeggiato l’ottava vittoria in carriera con Gela, allungando una scia di successi memorabili che comprende Orlandina, Leonzio, Paternò, Giarre, Canicattì, Siracusa e Nissa. Un autentico esempio di costanza e professionalità.
Il "blocco" Enna l'ha rifatto a distanza di un anno
Il successo è anche frutto di un gruppo coeso e di tanti altri protagonisti, da Salvo Cocimano, Alfonso Sessa, Peppe Zappalà e Alessandro Di Dio, artefici di feste simili a Enna lo scorso anno (e non solo).
E i leader senza... età
Fino ai leader come Raffaele Gambuzza - al sesto trionfo - e Biccio Arcidiacono, che conta già tre successi importanti con Cosenza e Messina.
E se ci fosse stato anche lui?
Persino l’infortunio che ha tolto di mezzo Luca Ficarrotta ad inizio stagione non è stato un freno: la squadra ha saputo compensare, mantenendo alta la concentrazione e la determinazione.
Parlare di "dream team" appare più che mai azzeccato. Gela, da anni, stagione dopo stagione, ha imposto la sua legge con un gruppo di giocatori e tecnici che incarnano il sogno della vittoria.
La domanda è semplice: vuoi vincere facile? Allora punta su chi ha già dimostrato di farlo, su uomini che non si arrendono, corrono, lottano e sanno cosa serve per arrivare in cima.
Questa è la storia di una squadra che ha scritto una pagina di calcio vera, autentica, di quelle da raccontare a lungo. Il “Presti” ne è stato testimone, e Gela resta nel cuore di chi ama il calcio fatto di sudore, impegno e risultati concreti.