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Judo: oggi a Zagabria via agli Europei, in pedana i siciliani Elios Manzi, Angelo Pantano, Lorenzo Rigano e Savita Russo
Una vetrina importante per i tre campioni peloritani che inseguono il "pass" per i Giochi di Parigi e per la giovane talentuosa judoka iblea. Nello staff tecnico azzurro il messinese Corrado Bongiorno
Hanno preso il via oggi a Zagabria i campionati Europei Assoluti di judo, l’importante competizione continentale che mette in palio punti importanti per il ranking che qualifica per i Giochi di Parigi. Si parte oggi con le qualificazione e chiusura domenica con la gara a squadre “Mixed-Teams”. In gara 437 atleti, 47 le nazioni rappresentate e l’Italia, assieme alla Croazia padrona di casa, Germania, Francia, Olanda, Serbia, Spagna e Ucraina, è presente con 18 atleti, il massimo consentito.

E del gruppo azzurro fanno parte ben quattro atleti siciliani a conferma della bontà di una scuola che da anni continua a sfornare talenti. A Zagabria con il tecnico federale Corrado Bongiorno, messinese, che è anche il presidente della Federjudo Sicilia, oltre ad essere stato l’artefice dei grandi successi dell’Airon Furci Siculo ’90, da sempre fucina di grandi campioni dello judo, ci saranno proprio tre atleti che adesso vestono i colori del Gs Fiamme Gialle, ma che sono stati forgiati dal maestro peloritano: Elios Manzi (66 kg), già giovanissimo in azzurro ai Giochi di Rio 2016; Angelo Pantano (60 kg) e Lorenzo Rigano (90 kg) a disposizione nella gara a squadre.



A completare il magico quartetto siciliano agli Europei la straordinaria judoka ragusana Savita Russo, la giovanissima allieva del maestro Maurizio Pelligra della Koizzumi di Scicli che continua spedita la scalata ai vertici assoluti.


“La corsa per i Giochi di Parigi è ancora aperta – ci dice il maestro Corrado Bongiorno – con Elios Manzi che è qualificato insieme ad un altro azzurro e tutto si deciderà a cominciare da questi Europei e nelle ultime gare preolimpiche. Anche Angelo Pantano è in competizione con un altro azzurro: può ancora succedere di tutto”.


