La Fortitudo Agrigento accarezza il sogno della serie A1 Play off da padrona

Di Gaetano Ravanà / 18 Maggio 2015

Non chiamatelo ancora miracolo. La verità è che la Fortitudo Moncada Agrigento è proprio forte, tosta, aggressiva, fantasiosa e con tanta benzina in corpo. Poi c’è Ciani, un tecnico che è riuscito a plasmare questa creatura a sua immagine e somiglianza, una creatura che cresce a vista d’occhio. Abbiamo parlato, in queste ultime settimane di sfrontatezza, ma solo in questo modo si vincono i playoff partendo dall’ultimo gradino. In casa Fortitudo, sembra di rivedere un film di qualche stagione fa. Tutto è nato proprio da quei playoff affrontati da ottava classificata e finiti in trionfo. La squadra biancazzurra, dopo avere strapazzato la migliore della serie A2, il Verona, squadra costruita con l’intento di distruggere il torneo e i relativi spareggi promozione, ha vinto già gara-1 contro il Casale, tra l’altro in trasferta. Una vittoria che non fa una grinza, in questo successo si è constatato la vera natura di questa squadra: inarrendevole. Vincere soffrendo, contro una squadra che ti somiglia in tutto e per tutto, ma Ciani evidentemente, almeno fino a questo momento, ha qualcosa in più in fantasia, rispetto al collega Ramondino. Un indizio non fa un colpevole, già con due si comincia a sentire puzza di bruciato, con tre allora puoi dire che il colpevole lo hai dinanzi. Ecco, Ciani ha vinto sempre quest’anno contro Casale, è diventato una sorta di «bestia nera» per i piemontesi che in passato ha anche guidato. In ogni match riesce sempre a inventarsi qualcosa di nuovo, poi c’è la condizione fisica ottimale a fare il resto. Perché non ci stancheremo mai di dire che nel quarto e ultimo parziale, quando gli avversari sono in debito di ossigeno, tu vedi i biancazzurri che sono freschi e pronti ancora a macinare chilometri. Con questa freschezza atletica ma anche mentale, non è un obiettivo la promozione in A1, siamo certi che anche stasera, nel replay, (gara-2) i biancazzurri possono, nuovamente, battere i piemontesi che dipendono molto da Marshall. Il problema è che fermando l’americano, Ciani ha trovato il rimedio per dare il colpo di grazia. Pazienza se il terzo quarto è sempre in apnea, d’altronde, in 40 minuti devi anche pagare dazio.

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