La storia di Kalifa Manneh, dall’arrivo in Sicilia su un barcone alla Nazionale del Gambia

Di Redazione / 07 Marzo 2019
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CATANIA – Quando un sogno che sembra irrealizzabile, diventa realtà. Quando la vita sembra voltarti le spalle troppo presto e a soli 15 anni si riesce a sopravvivere su un barcone proveniente da lontano e trovare uno spiraglio in una nuova terra. È questa in sintesi la storia commovente, ma carica di umanità, quella più profonda di un giovane gambiano già assai noto a Catania. È la parabola ascendente di Kalifa Manneh, 21 anni non ancora compiuti, il folletto della squadra ora allenata da Walter Novellinono l’esterno d’attacco che in campo non si ferma neanche per un secondo e palla al piede fa penare gli avversari.
Dall’arrivo sei anni fa su un barcone che “sbarcò” a Siracusa, il passo è stato sostenuto. A Manneh sono bastati pochi anni per invertire la rotta.

La notizia è quasi inaspettata ma serve anche a risollevare l’ambiente calcistico locale: il buon Manneh è stato convocato nientemeno che nrlla Nazionale del suo Paese. Il selezionatore del Gambia, Tom Sainfiet, ormai da qualche tempo seguiva Kalifa e lo ha voluto con se in vista della sfida con l’Algeria, valevole per le qualificazioni alla fase finale dell’Africa Cup of Nations che si giocherà venerdì 22 marzo con inizio alle ore 20.45, allo stadio “Mustapha Tchaker” di Blida. Sarà una gara decisiva per le ambizioni degli “Scorpioni” che puntano alla fase finale della rassegna continentale, in programma dal 21 giugno al 19 luglio in Egitto.

Un giusto riconoscimento per l’esterno d’attacco rossazzurro la cui storia va nettamente al di là dell’ evento calcistico, ma ha risvolti umani straordinari.

Kalifa, fuggito dal Gambia,  giunse in Sicilia, a Siracusa, a soli 15 anni sul barcone di cui parlavamo prima e sul quale c’erano tanti altri in cerca di un riparo, di una salvezza. Arrivò a a Siracusa ma Kalifa grazie al sostegnodei suoi tutor riuscì a effettuare un provino con il Catania. Gli attenti e lungimiranti responsabili del settore giovanile rossazzurro, rimasero colpiti dalle doti di quel “talento in erba” e Manneh, che compirà 21 anni il prossimo 2 settembre, trovò la sua vera dimora al Village di Torre del Grifo è oggi considerato no una delle pedine chiave della squadra di Walter Novellino che di attaccanti se ne intende per il suo glorioso passato tanto è vero che tra i primi commenti dell’allenatore irpino c’è stato un sincero elogio per il giovane gambiano. «Kalifa è bravo – ha detto Walter – e anche con enormi possibilità di crescita. L’ho notato fin dai primi allenamenti della scorsa settimana. Lavorerò tanto su di lui».


Anche alcune società di serie superiori hanno puntato gli occhi sul gambiano rossazzurro e c’è stato chi – mi viene in mente un certo Guido Angelozzi, catanese doc oggi direttore sportivo a La Spezia, è rimasto dal folletto in maglia rossazzurra che giunto in Italia su un barcone tornerà da trionfatore in Gambia per poi indossare la maglia della Nazionale. Adesso Kalifa viaggia in “prima, classe”…

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