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L'Ekipe Orizzonte Catania è campione d'Italia per la 25ª volta: club nella leggenda della pallanuoto femminile

Le catanesi battono in finale Roma e vincono il sesto scudetto di fila

01 Giugno 2025, 18:20

L'Ekipe Orizzonte Catania è campione d'Italia per la 25ª volta: club nella leggenda della pallanuoto femminile

Sempre più in alto. Adesso è leggenda. L’Ekipe Orizzonte Catania, battendo in finale Roma, conquista il suo 25° scudetto, il sesto consecutivo, scrivendo l’ennesimo capitolo glorioso della propria storia. Una vittoria che va oltre i numeri, è la dimostrazione concreta di un gruppo che ha saputo unire talento, esperienza e una fame di successo fuori dal comune. Non solo un traguardo sportivo, ma un messaggio forte: il talento, quando è unito a una volontà feroce, fa la differenza.

Club leggendario

È l’ennesimo successo di questo club leggendario. È il trionfo di una città che si aggrappa anche allo sport per rinascere. È la vittoria di un movimento che in Sicilia coinvolge centinaia di atleti e decine di associazioni sportive. «Sono orgogliosa delle mie ragazze, della mia società che in questa stagione ha fatto scelte importanti - ha dichiarato nel post gara coach Martina Miceli - Sapevamo che per vincere avremmo dovuto dare qualcosa in più e così è stato. Abbiamo giocato benissimo in difesa con Aurora Condorelli che è stata strepitosa. Dopo la prestazione brutta in gara 2, non era facile resettare e giocare bene. Da domani mattina penseremo alla prossima stagione».

Stagione magnifica

Le etnee hanno vissuto una stagione magnifica, hanno chiuso la stagione regolare al 1° posto, poi nei play off hanno prima liquidato Trieste e poi nella finale scudetto hanno ritrovato la Sis Roma per la terza volta. E l’hanno battuta ancora reagendo da campionesse all’inciampo in gara 2.
Le ragazze di coach Martina Miceli ieri pomeriggio davanti al loro pubblico caloroso e festante come sempre hanno dominato fisicamente e tatticamente le capitoline. La compattezza difensiva, l’intensità nel pressing e la lucidità in attacco hanno mostrato una squadra determinata a non cedere il trono. Il messaggio che da Nesima viene lanciato è ancora una volta che Italia comanda l’Orizzonte.

Gara 3 senza storia

Gara 3 è stata un capolavoro di maturità sportiva. La partita prende subito una destinazione ben precisa. È Bettini a rompere il ghiaccio, destro potente, palo e rete. Poi Viacava dal centro, dopo un’azione corale, spinge in rete al volo per il 2-0. Applausi. La difesa dell’Orizzonte è solida, Roma è inconsistente e non riesce a sfondare. Nel secondo quarto le giallorosse riescono a ricorrere maggiormente al centro, hanno anche la palla per accorciare ma Ranalli si fa ipnotizzare su rigore da Condorelli. Ci pensa Andrews ad allungare (3-0). Le ospiti sono annichilite dalla difesa asfissiante delle rossazzurre, poi Ranalli trova uno spazio e sigla la prima rete capitolina. Bettini è implacabile a 1’ dalla sosta lunga, e in controfuga fa esplodere Nesima per il +3. L’agonismo non si placa neanche nel terzo quarto, Andrews è formidabile in controfuga e con una furbata realizza il 5-1, l’Orizzonte è padrone, Roma osserva. Cocchiere batte un colpo in superiorità, ma è un bisbiglio. Condorelli para tutto quello che c’è da parare e le reti di Chiappini e Gual servono a poco. Lo scudetto resta a Catania. Per la venticinquesima volta. E da domani si pensa al futuro. Il progetto Orizzonte prosegue. E non intende arrestarsi.

La festa

La festa è cominciata subito dopo il fischio finale. Le ragazze dell’Orizzonte dopo una stagione infinita, per le tante gare nazionali e internazionali, hanno potuto liberare tutta la gioia per un trionfo che è stato meritato. Battere la Sis Roma non è stato semplice. Le ragazze di Marco Capanna hanno dimostrato ancora una volta, così come avevano già fatto in finale di Coppa Italia quando qualche mese fa batterono le catanesi, di essersi avvicinate molto come valori alle etnee. Ma l’Orizzonte ha messo ancora una volta qualcosa in più, e allora la festa per il trionfo tricolore ha le tinte rossazzurre. Per la 25° volta.
Tania Di Mario è stata ancora una volta protagonista in questa stagione. La presidente e giocatrice ha trascinato le sue compagne, soprattutto le più giovani, facendo da chioccia. «È stato un anno difficile ma così è ancora più bello, poi il 25 è un bel numero - ha dichiarato la presidentessa-giocatrice - Sapevo che il gruppo avrebbe reagito».

Tania e Martina su tutte

È il successo prima di tutto di Tania e Martina. Loro sanno come vincere e da anni creano atlete di successo. In ogni stagione ricominciano da zero, facendo crescere le ragazze del settore giovanile, coinvolgendole nel progetto della prima squadra. Il patron Giorgio Bartolini aveva chiesto di continuare a vincere: «Una serata così se la meritano le ragazze, sono molto felice, creeremo una squadra ancora più forte, che possa vincere anche in Europa».
Soddisfatto anche il presidente della Fin Sicilia e assessore allo Sport di Catania Sergio Parisi. «È l’ennesimo scudetto di questo gruppo che testimonia una leadership nazionale indiscutibile. Il tifo straordinario ha messo in evidenza la bellezza dell’impianto. Un plauso a Martina e Tania, rappresentano lo straordinario mondo Orizzonte».
Da domani si penserà al futuro, con lo stesso obiettivo di sempre: continuare a vincere. In questo senso si vocifera di un ritorno alla base di Claudia Marletta. Al momento è una possibilità, di certo c’è che l’atleta ha seguito tutte le finali a bordo vasca tifando seduta allo stesso tavolo del patron Bartolini. Che si un indizio? La chiusura tocca a Dafne Bettini, ormai una certezza: «Sono stanca ma felice. Arrivare in alto è dura perché l’aria lì è… rarefatta. È stato un anno nuovo particolare, ma non ci si stanca mai a vincere. Dedico il successo alla mia squadra, alla mia famiglia e a Stefano, che in questo momento in cielo sarà felice per me».