A Roma
Luciano Buonfiglio eletto presidente del Coni, scelta di continuità per lo sport italiano
Dal consiglio nazionale 41 voti contro i 34 di Luca Pancalli
Luciano Buonfiglio, 74 anni, è il nuovo presidente del Coni. Rimarrà in carica fino al 2028 Succede a Giovanni Malagò che peraltro lo aveva anche appoggiato. Una elezione netta – 47 voti – contro il candidato sostenuto dal ministro Andrea Abodi, Luca Pancalli che ha ottenuto 34 voti. Il consiglio ha votato in modo nominale e palese. Al primo scrutinio per essere eletti servivano 41 preferenze sugli 81 aventi diritto al voto.
«Presidente Malagò, prima di tutto un saluto e un ringraziamento per questi 12 anni. Grazie anche a chi mi è stato vicino in questi sei mesi» sono state le prime parole di Buonfiglio, appena eletto. «Desidero poi sottolineare la correttezza di Luca Pancalli – ha aggiunto -. A lui va il mio più affettuoso saluto. Non posso non sottolineare i membri Cio che sono qui, sono un valore aggiunto. Non è il tempo delle parole, ci aspettano i fatti. Eleggeremo una giunta perché c’è un grande cambiamento, votate con il cervello prima che con il cuore».
Chi è Luciano Buonfiglio
La prima volta per un napoletano e per un atleta olimpico alla presidenza del Coni. Esperienza e volontà, ma anche un bel pizzico di scaramanzia, hanno avuto il loro peso nella suo cammino fino al vertice del Comitato olimpico nazionale italiano, che frequenta da decenni, conoscendone meccanismi e segreti.Da 20 anni, Buonfiglio, napoletano di Posillipo, classe 1950, sposato e padre di due figli, è presidente della Federazione canoa e kayak (Fick), un movimento piccolo ma in costante crescita che lo ha coinvolto fin dalla gioventù, con buoni risultati. Vanta infatti 36 presenze nella nazionale e vari titoli di campione d’Italia. Inoltre, ha partecipato a cinque mondiali e alle Olimpiadi del 1976 a Montreal. Proprio quella esperienza, col K4 nella prova dei mille metri, fa di lui il primo atleta olimpionico raggiungere la massima carica dello sport italiano. La sua carriera sportiva si è conclusa nel 1980.
Altrettanto lunga è la sua esperienza da dirigente, che ha portato avanti in parte insieme con quella professionale, legata alla finanza e alla gestione e quindi complementare. Dall’elezione alla presidenza della Fick, nel 2005, è entrato a far parte del Coni, quale membro del consiglio nazionale. E’ stato anche vicepresidente del Comitato olimpico nazionale, dal 2013 al 2018, durante il primo mandato della presidenza di Malagò, che non gli ha mai nascosto il suo appoggio. Nel 2023 è stato nominato vicepresidente della Federazione internazionale di canoa. Abituato alle competizioni, alla vigilia dell’elezione odierna aveva detto: «A fine gara mi guarderò a destra e sinistra e scoprirò se la punta della mia canoa sarà davanti alle altre». Così è stato. (COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA