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A Sacchi il premio Presidente dell’Uefa

Ceferin, il football ha due epoche diverse, prima e dopo Arrigo

Di Redazione |

ROMA, 23 AGO – Va ad Arrigo Sacchi il premio ‘Presidente dell’Uefa’ per il 2022. Il n.1 della federazione continentale, Aleksander Čeferin, ha scelto l’ex tecnico del Mila per rendere “omaggio a uno dei più grandi allenatori di calcio di tutti i tempi”. “Questo premio riconosce l’eccellenza professionale e onora l’eredità lasciata al gioco del calcio da individui eccezionali – spiega Ceferin in una nota diffusa dall’Uefa -. Pochissimi hanno rimodellato la filosofia del gioco nel modo in cui è riuscito a farlo Arrigo Sacchi. Il calcio può essere distinto in due epoche diverse: pre e post Sacchi. Le infinite innovazioni tattiche che ha introdotto sono oggi le basi di qualsiasi manuale del calcio, riprese da generazioni di allenatori che l’hanno seguito”. Poi Ceferin rifà la storia del tecnico di Fusignano. “Sacchi non ha mai giocato ad alti livelli, ma è sempre stato uno studioso esemplare del calcio – ricorda -. Avendo iniziato la sua carriera di allenatore in Serie C, credeva che una squadra dovesse dominare il gioco grazie a pressing alto e calcio diretto, con singoli che si muovevano all’unisono offrendo tutti più di quanto richiesto dai rispettivi ruoli. Questa visione diventò realtà al Milan nel 1987-88, quando il club rossonero vinse il suo primo titolo in nove anni. Poi arrivarono due trionfi consecutivi in Coppa dei Campioni nel 1989 e nel 1990, e i rossoneri diventarono una delle più grandi squadre nella storia del calcio”.

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