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Atletica: Mondiali;Semenya fuori nei 5000,13/a in semifinale

Tante battaglie per atleti intersex, ora ritorno senza gloria

Di Redazione |

EUGENE, 21 LUG – A cinque anni dalla sua ultima gara in una grande competizione, i Mondiali di Londra in cui vinse l’oro negli 800, e a quattro dall’ultima apparizione con la canottiera del Sudafrica, ai Giochi del Commonwealth in cui vinse 800 e 1500, Carsten Semenya è tornata in pista anche se non più come mezzofondista. Costretta a disputare i 5000 metri a causa dei regolamenti della federazione internazionale che, dal 2018, vietano a lei e a coloro nella sua condizione naturale (eccesso di testosterone) di gareggiare in prove femminili comprese tra i 400 e il miglio, la sudafricana protagonista di tante battaglie legali, perse, per il riconoscimento dei suoi diritti di atleta intersex, ha deluso. Si è infatti classificata soltanto 13/a nella sua semifinale, gara condizionata dal caldo visti i 34 gradi di Eugene al momento della prova. La due volte campionessa olimpica degli 800 ha corso in 15:46.12 tempo superiore di più di 45 secondi rispetto a quello della 15/a posizione della graduatoria complessiva delle due semifinali, ultimo posto utile per accedere alla finale. “Mi sento come se mi avessero cotta – le sue parole in zona mista dopo la gara -, in pista faceva davvero troppo caldo, e non potevo tenere il ritmo. Comunque fa parte del gioco e io ho provato finché mi è stato possibile. In ogni caso, è stato bello aver corso qui, e anche solo aver portato a termine questi 5000 per me è stata una benedizione. Sto facendo esperienze e sono disposta a farne altre”. Semenya ha potuto prendere parte a questi Mondiali nonostante si fosse classificata solo sesta nella gara dei campionati del Sudafrica. Ma poi una serie di rinunce di altre atlete le avevano aperto le porte al ritorno in nazionale per Eugene.

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