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Catania a caccia del +13 a Lamezia: se vince chiude (o quasi) la pratica serie C

Rossazzurri sul campo della seconda in classifica. Ma Ferraro: «Il match non è decisivo» 

Di Giovanni Finocchiaro |

L'ultimo atto, quello delle convocazioni, ha confermato come Ferraro abbia coinvolto tutti coloro che sono in grado di mettere piedi in campo. Ben 24 convocati per la gara di Lamezia, sfida in casa della seconda della classe in Serie D che si preannuncia equilibrata sul piano dei nervi, della pretattica, delle aspettative. Che, poi, il Catania abbia un organico più completo (basti guardare chi, volta per volta, si accomoda in panca) è palese. Ma quella che si gioca in Calabria (domenica il via alle 14,30) è una sfida che potrebbe indirizzare il campionato, ma non determinarlo di già.

Il Catania ha 10 punti di vantaggio, se si dovesse portare a più 13 darebbe davvero una svolta parziale al proprio cammino. Ma in casa rossazzurra, giustamente, tutti tendono a frenare quello che è il legittimo entusiasmo della piazza. Il tecnico Ferraro, il giorno prima delle convocazioni, ha commentato: “Il Catania ha vinto 10 gare, agguantando un pari esterno, a Cittanova, dopo aver congegnato ben 60 variabili offensive. Insomma giochiamo sempre per il massimo risultato e sarà così anche in Calabria. Ma attenzione: affrontiamo un gruppo che è stato costruito per primeggiare, con un allenatore che ha già vinto questo campionato e un presidente che ha ambizioni. Affrontiamola al meglio”.

Per Ferraro sarà importante, ma non decisiva. In attacco mancheranno ancora Litteri e Chiarella. Gli altri assenti sono Pino, Buffa, Alessandro Russotto e  Scognamiglio, tra gli altri. I tifosi rossazzurri in partenza sono 600 circa, tanti quanti i biglietti messi a disposizione dal Lamezia. Pochi tagliandi, troppo pochi rispetto alle richieste di una tifoseria che segue una capolista. Chi è senza biglietto rimanga a casa, questo è l'appello che si ripete dall'inizio della settimana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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