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Cuadrado all’ultimo respiro regala alla Juve la vittoria su una Fiorentina in 10

I Viola avrebbero meritato di più, il Var richiama l'arbitro per un possibile fallo da rigore in area bianconera ma poi lascia correre

Di Redazione |

La Juventus torna a vincere anche in campionato, Allegri può sorridere per l’1-0 rifilato alla Fiorentina: l’ex Cuadrado decide la sfida in extremis, oltre il 90', con una giocata personale che manda in estasi i quasi 30mila dello Stadium. I bianconeri rialzano la testa dopo le due sconfitte contro Sassuolo e Verona, bissano il successo ottenuto in Champions e vanno alla pausa per le nazionali con maggiore serenità.

Per la Fiorentina è una sconfitta che brucia, anche perché i viola pensavano ormai di aver raccolto un punto nonostante l’inferiorità numerica dal 73' per la doppia ammonizione di Milenkovic. Erano annunciate soltanto due assenze, quelle di De Sciglio e Kean, ma a poche ore dalla sfida Allegri perde altri pezzi: Szczesny è fuori uso per una botta al costato, Bonucci è affaticato ma va comunque in panchina, Chiellini si ferma nel riscaldamento per un lieve fastidio all’adduttore destro.

Così in porta c'è Perin, in difesa giocano De Ligt e Rugani, poi è la stessa Juve che ha affrontato lo Zenit ad eccezione di Rabiot al posto di Bernardeschi.   La Fiorentina mette in mostra Vlahovic, corteggiato proprio dai bianconeri, con il serbo supportato da Callejon e Saponara, mentre sugli esterni di difesa ci sono Ordiozola e Biraghi. La prima occasione della sfida è dei viola, con Saponara che crossa per la testa di Bonaventura e Perin blocca a terra. I bianconeri crescono e si fanno pericolosi con Morata, che salta Terracciano e poi serve Dybala, ma l’argentino calcia in curva. Di fatto, è l'unica vera palla gol della Juve in tutto il primo tempo, anche perché la Fiorentina si difende bene e non concede spazi. E, quando riesce, prova anche a proporsi: come alla mezz'ora, quando Odriozola va via a Rabiot e Alex Sandro e trova la girata di Saponara, con il pallone che termina alto. Prima del duplice fischio finale di un primo tempo con poche emozioni, Sozza fa correre un brivido ai bianconeri: un pallone vagante in area colpisce il braccio di Danilo, dopo due minuti di consulto con il Var l’arbitro decide che non ci sono gli estremi per concedere il rigore e manda le squadre negli spogliatoi.

Allegri comincia la ripresa con Pellegrini al posto di Alex Sandro, in apertura di secondo tempo si fa vedere Morata che con il sinistro dà soltanto l’illusione del gol. La manovra dei bianconeri continua a non essere fluida, al 73' l’episodio che cambia la partita: in otto minuti Milenkovic commette due falli da ammonizione e l’arbitro Sozza lo espelle, i viola rimangono in dieci uomini. Italiano inserisce forze fresche per frenare la Juve, mettendo dentro i difensori Igor e Nastasic e i muscoli di Amrabat e Duncan, al 76' Chiesa va vicino al gol dell’ex ma la sua botta di destro viene respinta dalla traversa. Allegri ci prova con Cuadrado per Rabiot, il colombiano trova l’assist vincente per Morata ma lo spagnolo segna da posizione di fuorigioco. Terracciano respinge con i pugni una conclusione di Chiesa, i bianconeri attaccano a testa bassa e provano l'assedio. Al primo minuto di recupero, Cuadrado si inventa un’azione personale: prima ubriaca di finte Biraghi, poi beffa Terracciano sul primo palo e trova il jolly da tre punti. E’ un successo fondamentale per la Juve, che in attesa delle altre partite aggancia Lazio e Fiorentina al sesto posto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA